sabato 16 luglio 2016

Haven :Elica,Timone, coperta Luglio 2016

Raggiungiamo Arenzano poco dopo le 8, scarichiamo le nostre attrezzature al diving, dove ad aspettarci ci sono il buon Pippo in costume e ciabatte  e sua moglie, il mastino Vladi. Subito ci mettono sotto, firma qua, scarica , monta là , muovetevi che dobbiamo imbarcarci per le 9... Pippo ha una fottuta fretta. Noi siamo in perfetto orario, ma c'è un gruppo di Tedeschi che vogliono entrare in acqua per primi per recuperare una torcia persa il giorno prima e lo staff del diving ci pressa nel prepararci come non mai. La nostra destinazione iniziale non era Haven ,ma un relitto più fondo , ma come spesso accade organizzare tuffi ipossici , non è facile a livello logistico , spesso non si raggiunge numero di partecipanti, spesso i diving hanno altre uscite in programma. Haven è una garanzia , a mio avviso un bel relitto che permette di fare una multilivello di sicuro interesse. Torniamo all'immersione, un piccolo problema al primo stadio del bibo ci fa ritardare ulteriormente. Mi faccio prestare un erogatore da Pippo, monto, verifico  e via mi imbarco già completamente vestito. Prima di imbarcarmi una bella rinfrescata con la canna dell'acqua è d'obbligo e  dopo cinque minuti, siamo sulla verticale dell'Haven. 
Per questa immersione abbiamo programmato un 30 di fondo , vorremmo visitare elica, timone, sala macchine e coperta di prua.
Siamo belli ricchi di elio, 13/55 -25/40-50/20 OXY eravamo destinati altrove.....
Dario mix Standard UTR, elio a strafottere!! Ma anche io non scherzo
Al segnale di ok,  scendiamo lungo la cima ,in meno di un minuto arriviamo sul relitto. Sulla plancia i fenomeni dei tedeschi , hanno lasciato un bel gruppo di stage ...portarsele dietro no??? vabbè.. fatti loro.... La visibilità non è al top  e c'è pure una bella correntina. Cambiamo quanto pianificato e anziché scendere sul lato di dritta scendiamo lungo la fiancata opposta al riparo della corrente. Saltiamo la balaustra e giù ci lasciamo cadere vs il fondo. La visibilità non è delle migliori e più scendiamo più peggiora. Una bella rete penzolante completa il quadro. Corrente, rete, torbo , mix perfetto per rendere ancora più complesso il tuffo sull'elica a 80mt.Vedo nel torbo apparire delle luci, non sono quelle di Dario, non siamo gli unici sull'elica, ci sono altri 2 divers. Arriviamo tra elica e timone , facciamo un piccolo giro ,diamo un occhiata, non ci sono le condizioni per fare chissà quale permanenza ci stacchiamo e ci godiamo il timone che a mio avviso è spettacolare e imponente più dell'elica fino ad arrivare a 65mt dove c'è la testa e la visibilità migliora decisamente. Torniamo sulla coperta, Ci dirigiamo verso il castello, incrociamo un gruppo di divers li saluto. Un occhiata al basso verso l'alto al fumaiolo , ci portiamo sul boccaporto sale macchine che si alza rispetto alla coperta -54 di qualche metro .Mi calo timidamente dentro. Il buco è enorme. Penso scenda verticale fino a 70/75metri, scendo fino a 60, curioso rimanendo sempre con la luce a vista. Tubi , balconcini, bisognerebbe dedicargli un immersine solo all'esplorazione della sala macchine. Ritorniamo sulla coperta, la corrente tira e bisogna cercare riparo sul lato di sinistra, ci muoviamo in maniera opposta rispetto a quanto pianificato ,ma muoversi con corrente e tre stage  non è banale. Passiamo sotto le alette e raggiungiamo il ponte di coperta di prua .La visibilità migliora decisamente .Dario durante il briefing mi avete indicato che poco distante dalla sala pompe  , in prossimità di alcune scalette sul ponte ci sono delle tane di cernie .Caspita aveva ragione , ne conto tre, una abbastanza grande che si muove tra le lamiere. E' il 28 siamo ancora sulla coperta , un ultima occhiata alla sala pompe e ora stacchiamo risalendo lungo la murata di prua, curiosando tra le finestrelle. Raggiungiamo la cima e tappa dopo tappa completiamo la nostra decompressione e al 100 riemergiamo.

Haven Wreck - Propeller Reloaded from Dario Lupi on Vimeo.
On the Haven Deck from Dario Lupi on Vimeo.

mercoledì 6 luglio 2016

Isola del Giglio Tek dives

Sull'isola del Giglio ho avuto il piacere di fare diverse immersioni durante gli anni.
Immersioni tranquille e spensierate ,con mono entro i 40mt.
Prevalentemente per ottimizzare la logistica familiare mi sono immerso quasi sempre con i diving di Campese, non sempre trovandomi bene!
Sul forum di Fondali.it ho avuto modo di conoscere Gianmaria , titolare  dell' International Diving di Giglio Porto, al quale mi sono appoggiato.
Immersioni decompression in aria con profondità entro 50/55mt con decompressione in ean50 e oxy .
I tuffi sono stati tutti e tre di buon livello. 
A Cala Cupa: punto di immersione è la piccola insenatura proprio sotto la torre del lazzaretto abbiamo potuto ammirare  un bel ramo di Gerardia Savaglia intorno ai 40metri.Proseguendo in profondità un bel giardino  di Gorgonie rosse per poi lasciare spazio insolitamente  a 50metri di nuovo alle Gorgonie Gialle .Durante la deco due polpi affiancati nelle tane, qualche bel scorfanotto hanno chiuso immersione.
 







Punta Radice: l''ambiente subacqueo è caratterizzato da un fondale estremamente vario: lingue di sabbia, formazioni di grossi scogli e pareti rocciose ricoperte da Gorgonie rosse sulle quali non potevano mancare  gli immancabili astrospartus di varie dimensioni. Spettacolare la  grotta ad oltre 40 metri con gigantesco Astice e  completamente piena di gamberi tra cui sbucava anche un bel Gronco     

Scole esterne sud: scendendo sui primi massoni e proseguendo in direzione della cresta che troviamo sotto di noi,da prima incontriamo dei pinnacoli che ricamano una suggestiva cresta tutta ricoperta da coralligeno, poi tuffandoci nel blu, si costeggia una parete che curva in direzione dell'isola e sprofonda incontrando la sabbia a 60 metri. Tutta la parete è ricoperta da Gorgonie rosse  di notevole dimensione, dove trovano dimora degli astrospartus  impressionanti. Spettacolare una grossa rete completamente avvolta da spugne e gorgonie .Aragoste, musdelle , grossi scorfani, in risalita branco di barracuda, durante la deco. Che dire... quest'anno ho trovato le acque del Giglio, davvero in ottimo stato e ricche di pesce, diciamo oltre le aspettative. Si sono fatti incontri interessanti , permanenze discrete per i tempi dell'aria,  ad ammirare fondali colorati in una acqua cristallina.
Ottimo anche il supporto del diving International di Gianni che mi ha messo a disposizione un bibombola e ricaricato le stage(unico sull'isola che ricarica mix) , in un contesto simpatico e professionale!