>Nel lago di Lecco a 6km
dal porticciolo di Parè , in prossimità del ristorante Juancito cento metri
prima, c'è un piccolo posteggio sulla destra ,dove da un sentiero si
accede al lago. Immersione prende il nome dal ristorane, il giro solitamente
avviene su una spettacolare parete di roccia calcarea che termina a 50/55
metri. A 50metri possiamo trovare una grossa volta che rientra
per alcuni metri nella parete chiamata "la grotta Cousteau ", per via
di una targa fissata all'interno. Proseguendo per circa 100 metri da questa
prima grotta, dalla profondità di 47metri parte un ulteriore parete, caratterizzata
da un ampia faglia che si allarga sempre di più con aumentare della profondità, permettendo al subacqueo di entrare
e termina su un fondo a circa 105mt. In altre occasioni respirando aria
ci siamo affacciandoci per qualche minuto in questo burrone,
arrivando a 60mt .Oggi con Dario e il mio amico e istruttore
Gianluca siamo diretti
dentro al "Faglione del Juancito e faremo un immersione di
20 minuti a 70metri respirando trimix. Il ritrovo è alle 8:30 , con
noi ci saranno anche Luciano e Marco, allievi di Gianluca, in
circuito chiuso ,mentre io Dario e Gianluca ,saremo in circuito aperto. La
natura affascina è dà spettacolo , il lago è circondato da montagne con
cime innevate, un bel sole caldo inizia a scaldarci e complice Eudi
di Bologna troviamo comodamente parcheggio tutti a fianco e iniziamo a
preparare le nostre attrezzature.
Chiacchieriamo di subacquea in
particolar modo di rebreather, me ne fanno vestire uno per
farmi "sentire il peso", ci scambiamo impressioni su
attrezzature, fiumi di parole, intanto si son fatte le 10 e siamo ancora
all'asciutto. Mannaggia siamo davvero lenti a prepararci... Per ottimizzare la
logistica e calarci direttamente all'interno della faglia, ci
organizzeremo cosi:
Gianluca con lo scooter si
porterà all'ingresso delle faglia 47mt, manderà in superficie il pallone che assicurerà con il reel ad una sagola che
si trova all'ingresso della faglia. Nel frattempo io e Dario prese le mire
a terra iniziamo a portarci a oltre 200mt da riva dove da un
momento all'altro ci aspettiamo di vedere apparire il pallone. Marco e
Luciano con i reb scenderanno dopo.
Per questo tuffo ho 4800litri
di un ottimo trimix 16/30 che alla massima profondità di darà
una end di 40/42mt . 35/20, ean50, oxy per completare la decompressione.
Siamo a mollo in mezzo al lago
davvero lontani da riva in attesa che appaia sto benedetto pallone, ci
guardiamo attorno ed eccolo finalmente! Nonostante la lunga pinneggiata ,
siamo lontani ancora una trentina di metri lo raggiungiamo. Ok
si va, ci siamo, sgonfiamo i gav e via verso il faglione. Seguo la
cima ,vengo investito dalle bolle di Gianluca che ci sta aspettando sul fondo ,
arrivo sul fondo 2 minuti 47metri,ok di conferma al boss ma dove è Dario?
guardo su non lo vedo , guardo dietro nulla, dove è finito? Guardo Gianluca
dove cazz è?...eccolo ci siamo, vedo i fari della telecamera, siamo in
discreto ritardo vabbè scendiamo .Scopriremo una volta tornati in
superficie che un problema di compensazione ha ritardo la discesa. La visibilità
non è eccezionale ,anzi per la quota a cui troviamo fa cagare! Oltre i 60metri
migliora decisamente, entriamo nella faglia.
La faglia è come se fosse una
frattura all'interno della parete , mi lascio cadere all'interno fino a
raggiungere la massima profondità di 75 metri. Le pareti parallele creano un canyon
,questa roccia calcarea che ti sovrasta rende tutto davvero molto
suggestivo, mi spingo ancora all'interno e cerco di catturare delle immagini
dal basso verso altro che porterò come ricordo con me in superficie .Nel
frattempo Gianluca ci lascia tra lancio del pedagno e il tempo che
ci abbiamo impiegato per scendere
è giù da un pò di tempo. Risaliamo qualche metro lo saluto e poi
riscendiamo nella faglia, rimaniamo in quota sospesi in questo burrone .Dopo aver approfondito la questione faglia,costeggiamo la parete in direzione Lecco mantenendo
la quota di 70 metri. La parete è una murata verticale come quella del
Moregallo, bellissima!
Invertiamo il senso di marcia e
al 19' risaliamo da dove siamo arrivati
all'interno della spaccatura. Nel frattempo stanno scendendo Marco e
Luciano , li salutiamo e via verso la superficie .La risalita procede lenta
e metro dopo metro raggiungiamo altra parete su cui completiamo la
decompressione, a 21metri dopo il passaggio ean50, sparo su il pallone, a
6 metri incontriamo anche Gianluca che con reel
e scooter tra le mani sta completando la sua deco. Troviamo un crocefisso a cui moschettono il reel al braccio di Gesù cristo e me vado al pascolo a 6metri con ossigeno. Al 80' ritorniamo
all’aria .Anche in questa immersione utilizzando argon devo dire che ho tenuto
bene il runtime invernale ,guadagniamo uscita risalendo tra sassi insidiosi e
svestite le attrezzature ci raccontiamo la nostra esperienza e pensiamo già
alla prossima avventura nel faglione, ma questa volta fino al capolinea.
Paolinus , Gianluca e il Sottoscritto in tappa from Dario Lupi on Vimeo.
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Paolino e Gianluca |
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