domenica 27 dicembre 2015

Trimix dive Corallone/Dente dell uomo -80mt

Dopo le abbuffate Natalizie, subito in acqua a smaltire calorie per ultimo tuffo trimix dell`anno. Inizialmente si pensava di andare a trovare la grande signora di Arenzano ma poi decidiamo di immergerci su una secca poco distante dalla spiaggia di Spotorno. Dente dell'uomo/Corallone: Un gruppo di scogli a 80mt che creano un canyon, belle pareti ricche di gorgonie e non solo.
Arriviamo al diving poco prima delle 9:00,mentre assembliamo bibo e decompressive guardiamo il mare, oggi è davvero piatto, la giornata è strepitosa, non c'è un filo di vento e il sole si sta facendo largo tra le nuvole. Carichiamo le attrezzature e prendiamo il largo a bordo della comoda barca di Nereo sub. Abbiamo la barca tutta per noi, siamo io, Omar e il comandante Tato che per occasione ci  ha già pedagnato la secca. Il tragitto è davvero breve e in meno di 5 minuti raggiungiamo il punto. Tato ha lanciato il pedagno a 73mt,lo verifichiamo con ecoscandaglio  proprio li che dovrebbero iniziare questo gruppo di scogli. Non ci rimane che andare a vedere. Per questa immersione abbiamo pianificato 20minuti a 80mt.
Userò  16+16 con 14/45- S80 35/30- S80 Ean50 -7litri Ossigeno.
Eccoci in acqua pronti per questa nuova avventura ,adrenalina è a mille ,ultimati i controlli in superfice al segnale di ok ci lasciamo cadere lungo la cima. La visibilità è molto buona, azzurro è invitante, non c'è corrente, scendiamo rapidi scambiandoci segnali con le torce .Penso a che cosa troveremo la sotto, sia io che Omar non ci siamo mai immersi in questo posto e mi domando se il pedagno sarà caduto in prossimità degli scogli...
Eccoci arrivati, 2 minuti  base del pedagno 73mt.
Bingo il  pedagno è stato lanciato alla perfezione, è caduto proprio in mezzo al canyon. Lo spettacolo che ci si presenta è superlativo .Una fittissima colonia di Gerardia Savaglia di notevoli dimensioni   ha colonizzato le paramuricee, quest'ultime sono ovunque con dei rami che sembrano piccoli alberi, magia pura, un esplosione di colori.

Gerardia savaglia
Ci sistemiamo e partiamo per la nostro giro. Ci sono delle cime su una di questa troviamo un grosso astrospartus ,sembra sospeso nel vuoto. Ricci melone, piccole aragoste, murene, galatee, si nascondono nelle loro tane al nostro passaggio.
Teniamo la parete che crea questo grosso scoglio sulla destra ed eccolo lo troviamo, il corallo nero a -83mt. Sapevamo che c'era e siamo riusciti a trovarlo!!! Sono piccole colonie non come quello visto a Giannutri, ma sempre molto bello.

Corallo nero
Astospartus


Su una gorgonia troviamo un simpatico granchio bianco mai visto prima. Invertiamo la marcia e ci riportiamo in zona pedagno, seppur con un buona visibilità non lo ritroviamo, orientarsi a 80mt in un posto dove non ci si è mai immersi non è cosa semplice. Scocca il 20 lo cerchiamo per un ulteriore minuto, stocca il 21 è ora davvero di andare. Abbiamo da scontare 80 minuti di decompressione. Partiamo in risalita in libera da 75mt. Nessun problema, sereni, l'abbiamo messo in preventivo e siamo abituati. In queste immersioni su secche in mare aperto io quasi lo preferisco.
A 36mt lasciamo il trimix di fondo per passare al 35/30, mando su il pallone e metro dopo metro completiamo la nostra decompressione. Siamo davvero soddisfatti ci scambiamo segni inequivocabili, la sotto abbiamo vissuto davvero una bella esperienza.
Corallone/Dente dell'uomo si è rilevato davvero un posto biologicamente di grande interesse: Gorgonie rosse, arancioni, Gerardia savaglia, Corallo nero.
E' un tuffo che sono certo ripeteremo a breve!!!!

domenica 25 ottobre 2015

Trimix dive Relitto Tirpiz -85mt

La Tirpiz è un relitto situato davanti a Portosole a Sanremo, conosciuto per anni da pescatori e subacquei della zona come "il Vapore", venne finalmente indentificato nel luglio 2000 attraverso il recupero della campana.
Partito da Amburgo con destinazione Genova e rimasto bloccato in Mediterraneo all'inizio del conflitto, nel 1941 era entrato a far parte della Mittelmeer Reederei, una società militarizzata creata dal governo tedesco per gestire le circa 50 navi di bandiera tedesca che si erano concentrate nelle acque italiane. Sotto tale gestione è stato silurato da un sommergibile inglese il 23 luglio 1941, presso Capo dell'Arma (tra Arma di Taggia e Sanremo) ed affondato.
Giace coricato sul fianco di sinistra, su un fondale di circa 85 metri, ma le sue imponenti dimensioni fanno sì che in alcuni punti il relitto tocchi una profondità minima di circa 70 metri, per questo è comunque consigliabile pianificare immersioni di almeno 80 metri per poter vivere al meglio l'esperienza.
 
Per organizzare questo tuffo prendiamo contatti con Diving Nautilus di Marina degli Aregai dove, negli anni scorsi ci siamo immersi con piena soddisfazione sui relitti della Bettolina e del Br20.
Dopo 3 ore di viaggio, arriviamo a Santo Stefano al Mare di buon mattino.
La logistica del Diving Center è strepitosa, puoi arrivare in macchina sul molo di imbarco, praticamente scaricare le nostre attrezzatura direttamente in barca.
Il tempo è splendido, un bel sole caldo ci fa compagnia mentre assembliamo le nostre attrezzatture.
Per questa avventura oltre agli immancabili 'compari di scorribande subacquee' Dario e Omar, ci sarà anche Andrea  alias Marcasnow, amico del forum Fondali.it.
Con Andrea ho avuto il piacere di immergermi sul relitto della Haven, in trimix su qualche secca e nel nostro lago di Lecco.
Dario e Omar faranno coppia dal momento che provvisti di scooter, io e Andrea invece, saremo provvisti di sole pinne. Ad ogni modo saremo in acqua tutti insieme.
 
Prima di partire facciamo un esaustivo briefing davanti alla piantina del relitto, dove Davide ci spiega in modo impeccabile e professionale il giro che avremo potuto fare.
Data la grandezza (lungo 147 mt e largo 18) è impossibile visitarlo tutto in una sola immersione, decidiamo quindi di concentrarci sul castello di poppa.
In barca con noi come staff, ci sono Matteo e Federico, quest'ultimo ci farà da safety diver, pronto a gestire eventuali criticità di gas o altro e sarà quindi in acqua con noi durante le tappe decompressive.
 

Caricata la barca prendiamo il largo. ll mare è calmo e dopo 20 minuti di navigazione siamo ormeggiati sulla verticale del Tirpiz.
In superficie ci viene segnalata una fastidiosa corrente, viene lanciata una cima, per non tribulare troppo nella vestizione preferiamo saltare con le stage addosso,lo staff è prezioso e ci aiutano ad indossarle
Per questo tuffo abbiamo pianificato 20 minuti a 80 metri.
  • Trimix 14/50 bibo 16+16
  • Triox 35/30-S80
  • Ean50 S80
  • Oxy 7litri
 

La prima parte dell'immersione, causa una forte corrente, si rileva più complicata del previsto.
Attaccati alla cima, cerchiamo di contrastare la corrente e di scendere velocemente. Nonostante tutto arriviamo sul relitto in meno di 3 minuti, punto di contatto 70metri, argano porta scialuppe. Mi lascio scivolare verso il fondo dove davanti a me si apre una stiva, siamo oltre gli 80metri. Il relitto è davvero enorme, la visibilità non è male e riusciamo ad avere una discreta visione di insieme. Nuotiamo in direzione castello vediamo il fumaiolo o quello che ne rimasto, argani, bighi, grossi pali si trovano tutti sul fondo dal momento che il relitto è su un fianco.
Il castello di poppa è enorme, ci sono corrimano, finestroni. Qualche bello scorfano si nasconde tra le strutture, Con Andrea ci segnaliamo di portarci nella parta alta del castello, mentre stiamo osservando questa zona completamente ricoperta da spugne gialle tra le quali nuotano frenetiche Anthias, veniamo investiti da un branco fittissimo di Soralli, davvero un bel colpo d'occhio, per un attimo ho avuto impressione di essere in un immersione tropicale. Passo sotto un argano porta scialuppe e attraverso il castello diagonalmente per tornare sulla parte fonda. Arriviamo in prossimità di una stiva, ci entriamo. Samo a -80 metri, nella stiva gli spazi sono ampi diverse scalette piccole e grande appaiono dal buio. Omar con lo scooter entra da una parte ed esce dall'altra, si diverte come un bambino. Siamo arrivati al 20' il tempo pianificato è finito ora ci aspettano 80' minuti di decompressione da smaltire.

 
La corrente in risalita si sente e mi attacco alla Jon line per essere più comodo. Metro dopo metro completiamo la nostra decompressione e al 100'minuto riemergiamo. Ad aspettarci in barca troviamo un bel vassoio di bruschettoni al pomodoro e un buon caldo caffe, davvero un buon servizio sia in acqua che nel post immersione.
Che dire... davvero soddisfatti, Immersione strepitosa, relitto enorme che mi ha davvero impressionato. Sono certo che nel prossimo futuro ci faremo diverse immersioni per poter catturare ulteriori ricordi di questo maestoso Tirpiz.

 
Soddisfatti dopo 100' run time
Fame abbestia!!
lo sbarco






 
 
 
 

venerdì 9 ottobre 2015

Trimix dive elica dell' Haven -80mt

D'immersioni sulla petroliera Haven ho avuto la fortuna e il piacere di farne molte. Nelle precedenti discese abbiamo sempre girato sulla coperta immergendoci in aria, oggi invece abbiamo pianificato un tuffo trimix, per andare ad esplorare il timone e l' elica a -80mt.
Lasciamo la caotiche e trafficate tangenziali milanesi poco dopo le 9:00  e iniziamo la "navigazione " vs Arenzano. Oggi il nostro piccolo team è al completo, nessuno si è lasciato scappare occasione di vistare questa parte delle nave .
Per questo tuffo ci appoggeremo al diving Techdive
Imbarco è quello delle 11 ,nel frattempo sono usciti un gruppo di Belgi ,al loro rientro ,partiremo noi.
Un ultima analisi ai gas ,un briefing sul modellino e dopo aver svuotato e successivamente ricaricato il gommone, eccoci pronti per salpare direzione Haven.
I ragazzi Belgi ci hanno detto che la visiblitè le bon... 25 metres, partiamo fiduciosi.

Per questo tuffo Omar e Dario hanno gli scooter e hanno  gas standard UTR : 12/60, 35/30, ean50 e Oxy
Io utilizzerò d16  con 14/50,20/35, ean50 e Oxy
Immersione parte con il 20/35 che lascio a 10mt per poi passare al bibo 14/50.Arriviamo sul cassero -33mt non c'è corrente ,scivoliamo sulla coperta dove la visibilità a -55mt è davvero brutta meno di 10mt....
Scavalchiamo i corrimani e ci lasciamo cadere lungo la fiancata di destra ,la visibilità peggiora ulteriormente.
E' davvero pessima meno di 2mt,stiamo a contatto con la fiancata delle nave, per non perdere i riferimenti .Vediamo apparire la testa del timone 63mt ,continuiamo a scendere prestando attenzione poiché qualche rete appare dal torbo.
Vedo il fondo ,ah eccoci ci siamo -77metri .Visibilità è davvero pessima ,siamo nel peggior torbone in cui potevamo capitare.Il timone è  immenso ci portiamo davanti per avere una visione di insieme ma in queste condizioni...
La corrente si sente e tende a portarci lontano dallo scafo. Mi attacco al timone e cerco di ripararmi. I miei buddy sono con gli scooter e probabilmente non la sentono , ad ogni modo segnalo a Dario di portarci all'intero di questa grotta che si crea  tra timone e elica. Ci portiamo sull'elica ,il bulbo è enorme, le pale anche. La fiancata del timone è una facciata di un palazzo quasi 20 mt. Facciamo la nostra permanenza tra elica e timone e al 15 'ritorniamo sulla coperta. Nuotiamo in direzione  castello, ritorno a respirare 20/35, passiamo nel corridoio officine e al 25 iniziamo a risalire lungo i ponti.
Metro dopo metro ,completiamo la nostra decompressione e guadagniamo uscita.
Che dire... le difficoltà delle immersione sull'elica più che dalla profondità sono arrivate dalla corrente e dalla scarsa visibilità, del resto l'avevamo messo in preventivo.
Nonostante tutto abbiamo fatto il "nostro" e a mio avviso è quanto di meglio si potesse fare in queste condizioni.
Immersione da fare almeno una volta, per dire l'ho fatta, sicuramente in condizioni migliori avrebbe ulteriore fascino.





 

VLCC Haven - A visit to the Propeller and to the stern deck from Dario Lupi on Vimeo.










domenica 2 agosto 2015

Corso Advanced Trimix TDI 100 metri.

E' passato un anno dal corso normossico. Quest'anno abbiamo davvero macinato tante ore d'acqua e almeno  25 immersioni trimix dai 60 a 75 metri. Idea di progredire e di spostare il range delle nostre immersioni ha preso piede ed eccoci qui a Moregallo teatro di moltissime scorribande subacquee ad iniziare il corso Advanced Trimix TDI 100 metri.
Istruttore confermato ,Gianluca Paleari subacqueo tecnico di primissimo piano a cui ci affideremo per questo importante e impegnativo corso.
Come ho avuto già modo di dire, Gianluca approccia a questa disciplina come pochi. Istruttore attivissimo, impegnato continuamente nel svolgere corsi sia in aperto che chiuso. Diver esperto in immersioni profonde che svolge sistematicamente e senza perdere un colpo per ben due volte a settimana in reb e circuito aperto.
Gianluca propone un percorso di grande impegno, senza sconti  ,molto formativo, in aggiunta  svolto al lago in condizioni severe.
Gli esercizi base non verranno fatti solo in piattaforma ma anche a profondità  tra i 40 e 70mt .
Le immersioni profonde di "esperienza" tra i 60 e 100 mt avranno permanenze significative e non di 10 'minuti.

Panoramica del corso
Questo corso addestra e dona ai subacquei le esperienze necessarie per effettuare immersioni con competenza e sicurezza utilizzando miscele di fondo contenenti elio e EAN o ossigeno durante le fasi decompressive , ad una profondità massima di cento (100) metri. L'obiettivo di questo corso è di addestrare i subacquei alle corrette tecniche, all'equipaggiamento necessario ed ai pericoli dell'immersione con miscele ossigeno/azoto/elio.


Prerogative dei brevettati
Dopo il completamento con successo di questo corso, il brevettato puo' effettuare immersioni con miscele Trimix senza la supervisione di un istruttore nelle seguenti condizioni:
1. Attività subacquee simili a quelle effettuate in addestramento.
2. Tipi di immersione simili a quelle effettuate in addestramento.
3. Condizioni meteorologiche simili a quelle trovate in addestramento.


Struttura del corso:
1. Quattro immersioni con un minimo accumulato tempo di fondo di 100 minuti
2. Almeno 2 immersioni devono essere più profonde di 70 metri

Prima Lezione-24 giugno
Prima di dare il via alle immersione fonde, è necessario come in ogni corso che si rispetti, perfezionare addestramento in acqua bassa. Rivedere procedure, simulare scenari di emergenza attraverso  esercizi che devono diventare banali automatismi se si vogliono affrontare più serenamente certe quote. Il ritrovo è un mercoledì di Giugno nel tardo pomeriggio per dare il via a questa prima sessione.
In acqua oggi ci sarà anche Enrico un altro allievo di Gianluca.
Configurazione 12+12 aria. e 3 stage.
Io ed Enrico faremo un immersione sui 40/45mt.Gianluca scenderà molto fondo e ci  troveremo durante la sua risalita lungo la parete intorno ai 40metri e al 20' daremo via agli esercizi. Chiusura dei rubinetti (valve drill) e cambio maschera a -40mt.
Esercizi svolti dopo 20 ' passati in profondità e alla quota dei -40 hanno una discreta carica di stress che va gestita. Dopo aver fatto la nostra immersione alla quota pianificata ci portiamo in parete e aspettiamo il rientro di Gianluca. Una volta ricompattati iniziamo gli esercizi, parte Enrico svolge sia cambio  maschera che valve drill, ora tocca a me, Gianluca è di fronte a noi , immobile, nel torbo con la frusta lunga pronta ad essere donata. Gli esercizi vanno abbastanza  bene. Il cambio maschera ho perso un metro di quota ma poco male, il valve drill con presa doppia manifold e rubinetto ok. Risaliamo dopo quasi 30' di fondo e 55 di deco da smaltire. A 21 mt cambio gas, portiamo davanti ossigeno e mando dietro la terza stage. A -15 lanciamo i palloni e durante la deco simuliamo stagna e gav in continua .Gianluca mi mostra come bloccare il reel con il braccio , si clippa la mia deco dietro per farmi vedere come  sta meglio clippata tra le chiappe rispetto al fianco , giochiamo con le bocce clippandole ai palloni.al 73' riemergiamo.
 Debriefing. La terza stage va sistemata clippandola al d ring dietro in mezzo alle gambe Non può essere lasciata cosi appesa alla maniglia Anche la 7 litri in quella posizione non sta male. Lancio del pallone: portare sempre a filo il moschettone. Inserire una frusta di bassa su tutte le stage. Migliorare memoria muscolare per la gestione delle fruste e decompressive 

Seconda Lezione-8 Luglio
Il ritrovo è al solito Moregallo di mercoledì pomeriggio. Con noi ci sarà anche Maurizio che sta completando un corso extend range -55. Oggi abbiamo in programma un immersione di esercitazione a -40metri. Configurazione 12+12 aria e  3 stage .Ho inserito un d ring sul sotto cavallo, in modo da clippare la 7 litri. La maniglia ce l'ho in tasca e la utilizzerò quando serve, per girare le stage. Ho inserito anche sull'altra stage una frusta di bassa pressione. Dopo i controlli di superficie scendiamo diretti a - 40 metri, la visibilità nei primi metri  è pessima sotto si apre. Partiamo con gli esercizi, inizio con esercizio della chiusura dei rubinetti, molto bene anche se nel chiudere il sinistro ho faticato un pochino, ottimo il cambio maschera di scorta meno bene quando ho rimesso la primaria , comunque ok
Abbiamo simulato intervento di chiusura sui rubinetti del compagno, in questo caso Gianluca ci segnalava con il braccio alzato quale rubinetto voleva che gli chiudessimo. Abbiamo fatto esercizio di condivisione aria  con frusta lunga, abbiamo simulato il gav e stagna  in continua staccando frusta  e al 20' di fondo  abbiamo tolto il disturbo... In risalita ho tirato fuori la maniglia e ho portato davanti ossigeno e mandato dietro la terza stage.In quel frangente, Gianluca mi chiede una condivisione aria, mi impappino ho troppe fruste attorno al collo........
 Considerazioni :Oxy va messo sempre nella parte sx della maniglia per poter essere più agevolati nel cambio.Ean50 a 200 bar non può essere clippato dietro troppo pesante.
Arrivati a 6 mt lancio del pallone tutto bene ma asola si è sfilata dal passaggio del reel, pronto intervento di Gianluca ,mi riconfigura il pallone e mi spiega come assicurare asola alla maniglia del reel. Soddisfatto della sessione, emergono criticità ed aspetti da migliorare come è giusto che sia.

Terza Lezione-11 Luglio
Spettacolare lezione di addestramento in acqua bassa. Oggi siamo in acqua soli io e Gianluca, la sessione si presenta davvero impegnativa rapporto 1:1 mi farà schiattare anche perché abbiamo un mucchio di cose da fare.
Ci portiamo in piattaforma a -7 metri siamo equipaggiati con 3/4 stage .Iniziamo a fare il giro bombole .Gianluca mi dimostra come girarle dove afferrare la maniglia, mi spiega che la bombola che va tolta e posiziona dietro va inserita alla desta (esterna) in modo tale da lasciare sulla sx della maniglia le bombole  che da dietro vanno inserire a fianco. Devo dire il giro va bene ,ricordo l'anno scorso durante il corso trimix  normossico , quando seppur girando le stage mi muovevo come un dannato sulla piattaforma .Ora sono  immobile. Gianluca mi indica dal grappolo di bombole quale vuole che porti al fianco sx, e io in pochi secondi, clippo  sclippo e mi sistemo. Procediamo con i soliti esercizi ,chiusura rubinetti ,cambio maschera, donazione frusta ,simulazione stagna in continua e gav e per finire facciamo due nuovi esercizi davvero interessanti. Abbiamo simulato un problema al primo stadio della stage dell'ean50 e abbiamo sostituito in acqua  con il primo stadio della stage dell'ossigeno, in caso di non accesso ad un gas deco seppur con tabelle delle contigenze  la possibilità di sostituire un primo stadio in acqua va considerata, non è fantascienza ma fattibile. Non contenti abbiamo smontato il primo stadio dal bibombola e l'abbiamo montato sulla stage, condizione estrema.
Prima di uscire lancio del pallone e via al Rapanui per panino e  debriefing.
Feedback positivo per la buona sessione .Devo dire che gli esercizi sono andati davvero bene. Per la teoria abbiamo  pianificato il primo  tuffo di "esperienza" 20@70

 






Quarta Lezione-22 Luglio:70metri x 20minuti
Sono passate da poco le 17:00 , sono nel parcheggio del Moregallo, petto nudo ,pantaloncini ,fa un caldo porco, 35° gradi .Sono in anticipo e inizio a portare le tre stage sul bagno asciuga, facendo lo slalom tra i bagnanti che affollano la spiaggia in questo torrido mercoledì pomeriggio di Luglio. Arriva Gianluca e dopo i saluti di rito , iniziamo a prepararci .
I bagnanti ci guardano curiosi, qualche bel culo fa bella mostra sulla spiaggia, cosi come gli immancabili peruviani che "sgrigliano" a qualsiasi ora e in qualsiasi giorno .I più curiosi ci chiedono notizie sulle profondità della parete. Attrattiva del posto è la parete, c'è chi sale per fare tuffi , c'è chi scende per fare immersioni.

Facciamo un check a secco sulle nostre attrezzature , ed un dettagliato briefing su quello che andremo a fare. Oggi abbiamo programmato 20@70 con esercizi sul fondo alla massima quota: Valve drill e cambio maschera ripetuti a 40metri oggi li faremo a 70metri.

Nel 12+12  ho caricato 16/40 che sul fondo mi darà un narcosi con se fossi a 35mt.
35/20 come prima deco che prenderò a 36mt .Ena50+Ossigeno per le tappe superficiali.
Profilo deco ,sviluppato con Vpm Pasto deco. con stop a partire dai 45 mt
Ci portiamo in parete  dopo i controlli di superficie scendiamo dritti  sul passat a -60mt.
Nei primi dieci metri la visibilità è buona, per poi peggiorare nella fascia venti /trenta .
Raggiungiamo il fondo, Gianluca ha il computer spento . Me lo segnala, guiderò io tempi e quote .Ci portiamo a 70metri dove c'è il presepe e una piccola targa, ci spostiamo poco distanti dalla parete e iniziamo con gli esercizi. Parte Gianluca  a seguire io ,Il consiglio di aprire soltanto di 3 giri i rubinetti si rileva eccezionale. In meno di 5' chiudo i rubinetti con presa doppia .Esercizio svolto bene. E' fondamentale chiudere in pochissimo tempo. Metterci 15' secondi a 80/90 metri vuol dire perdere tantissimo gas....
Partiamo con il cambio maschera ,anche in questo caso esercizio svolto molto bene mi accorgo che nel tirare fuori la maschera di riserva ,perdo qualcosa dalla tasca, è la maniglia.(Recuperata da Gianluca che a -20 metri a sorpresa me la restituisce, gli mando un bacio sott'acqua , ma non gli basta mi fa il gesto scherzosamente che vuole che gli offra da bere). Al 19' stacchiamo e risaliamo lenti lungo la parete. Al 40' la torcia principale si spegne, passo al back up .A 10 metri  facciamo qualche esercizio con la stage. Ne ho 4 clippate addosso. Lancio  il pallone a -10mt e giriamo la stage senza mollare il reel.
Gianluca mi insegna come in caso di una stage fosse negativa sia preferibile non clipparla alla maniglia ma al moschettone della stage cosi che la bombola positiva tiri su quelle negativa.

A seguire serata al Rapanui per teoria. Abbiamo discusso di tante cose:
Ossigeno narcotico, regola dei terzi e gestione dei gas all'interno del team, pianificazione bailout, soccorso configurazione tecnica, miscela ipossica dalla superficie. Gestione dei gas e calo /aumento delle pphe  ppn2 in risalita(contro diffusione).Uso computer immersioni trimx.
Utilizzo terza stage 25/35 o 35/30 pro e contro. Ci lasciamo poco prima di mezza notte pronti per il prossimo tuffo 20@80



Quinta lezione-2 Agosto:80metri x 20minuti
Il tuffo che abbiamo in programma oggi è sicuramente una delle immersioni più impegnative che io abbia mai fatto.Oggi abbiamo in programma 20 minuti ad 80mt con 4 stage e diversi gambi gas, un tuffo davvero tosto che durerà 110 minuti. Non ho mai fatto un tuffo così lungo. Ma partiamo dall’inizio. Durante la settimana ci vediamo con Gianluca per pianificare questa discesa, e non c’è stato un solo giorno della settimana, che io non abbia pensato ad ogni fase di questa immersione. Ho cercato di immaginarmi ogni cosa, un chiodo fisso, più si avvicinavano i giorni più la tensione saliva…
Ed eccoci qui finalmente arriva domenica, sono le 7 del mattino sono a Moregallo piazzale delle immersione le macchine.
Gianluca è già arrivato, non credo ai miei occhi, secondo me i grossi nuvoloni fra un po’ scaricheranno per terra un acquazzone…….

Partiamo con un briefing dettagliato di ogni fase dell’immersione, c’è la giusta tensione che richiede un tuffo del genere, analizziamo i gas e come preannunciato anche oggi non ci facciamo mancare un bel esercizietto sul fondo. Esercizio previsto lancio del pallone da 80mt. Un po’  di ansia questo esercizio me lo mette, siamo già belli impicciati cerco di negoziare esercizio, ma Gianluca è deciso e sentenzia: “ Fare la tabelle e fare il giretto a 80 mt lo sa fare anche la mia nipotina, noi dobbiamo fare qualcosa che da solo non faresti,  meglio  esercitarsi  a fare certe esperienze durante un corso, voglio che tua abbia la consapevolezza delle difficoltà  nel fare certe cose, e poi..non ti preoccupare ci sono io”. Mortacci sua….aveva detto dopo i 70mt nessun esercizio….bastardone….

Ed eccoci qua, siamo pronti in acqua, sono passate da poco le 9.00 le nuvole hanno lasciato spazio ad un bel sole caldo. Per questo tuffo utilizzerò un 12+12 e una 7 litri con gas di fondo 14/50.Come gas di viaggio e prima decompressiva  S80 con 35/30. S80 con 50/20 dai 21mt - 7litri con Ossigeno.
2 decompressive Ean50 e oxy sono clippate al leasch e sono tra le chiappe
2 decompressive con gas di fondo14/50 e 35/30 al fianco sx.
Ci portiamo in parete, siamo sulla verticale del Passat, all’ok ci lasciamo cadere verso il fondo. Immersione parte con 35/30 che lascerò a 10mt per passare al gas di fondo 14/50 che ho sulla stage a fianco. La visibilità non è malaccio meglio di settimana scorsa, sistemo la frusta del 35/30 e continuo a scendere senza fermarmi ,2 minuti 60 metri, discesa a missile d'abitudine. Siamo scesi oltre il Passat, la vedo con la coda dell’occhio , segno di ok e ci dirigiamo vs il fondo. Un telaio rosso di un rottame ci indica la via…. La visibilità è molto buona, raggiungiamo velocemente gli 80mt.Lascio la 7 litri con 70bar e passo al bibombola , sistemo velocemente la stage. Gianluca traffica con le cannucce dei guanti stagni, io gli faccio da assistente, illumino le mani in assetto a -80mt nel fangone. Inganniamo un po’ il tempo, gli segnalo di pinneggiare, ci spostiamo un pochino. Mi diverto  a giocare con la torcia led che mi ha prestato Omar, fa davvero una bella luce, ogni tanto spengo la primaria e navigo con quella, sono davvero sereno, come spesso mi accade appena metto la testa sott’acqua la tensione sparisce e tutte le procedure diventano normalità. Facciamo la nostra permanenza sul fango ,ogni tanto qualche bel massone appare... e al 16’ troviamo un sasso come punto di riferimento e inizio a prepararmi per il lancio del pallone. Un po’  di tensione questo esercizio lo mette, e i consumi ne risentiranno. Mando su il pallone, nel frattempo arriva il 19’ stacchiamo decisi. Durante la risalita Gianluca mi segnala un groviglio di cavi, caspita conosce ogni cm2 e ogni sasso di questo posto. Nel bibo ho 50 bar , ritorno a gas di fondo sulla stage. A queste quote il gas vola…arrivo a 36 mt e passo al primo gas decompressivo 35/30.La visibilità è buona, porto davanti 50/20 e mando dietro la 7litri con gas di fondo. Arriviamo alle tappe dei 9mt e come mi ha insegnato Gianluca, sfrutto il pallone per fare il giro stage, gli aggancio il leasch , lavoro con due mani ,stacco la 35/30 clippo al leasch mi stacco ossigeno. Aveva ragione è davvero comodo usare il reel per fare questa manovra, puoi usare entrambe le mani.
Arriviamo a 6 mt, cambio ossigeno. Nelle ultime fasi incontriamo anche amico Giampaolo che gli si drizzano le pinne , quando curioso mi chiede di guadare tabella e computer. Riemergiamo soddisfatti  dopo 110 minuti sotto il peso di 6 bombole .La giornata si chiude con debriefing al bar Rapanui. Il prossimo appuntamento è per la fine agosto e primi di settembre per continuare il nostro percorso .



Sesta lezione-30 Agosto:90metri x 20minuti
 Ed eccoci qua, ancora al lago per continuare le sessioni di addestramento del corso Ipossico TDI
Sono le 7:30 il parcheggio è già pieno a fatica riesco a trovare un buco .
Gianluca è già arrivato ,ha già appeso alle grucce tutta la sua mercanzia (sottomuta e muta)
Oggi sposteremo ancora più in la l'asticella ,abbiamo programmo un tuffo davvero importante:90metri x 20 minuti, con un run time di 125minuti.Il profilo decompressivo verrà sviluppato con modello bulhaman con GF 20/85.

Prima di raccontare aspetto tecnico dell'immersione vorrei fermarmi su quello che è stata la pianificazione di questo tuffo. Non ho difficoltà ad ammettere che le mie ben due proposte di pianificazione ,sono state bocciate dal mio amico e istruttore Gianluca. Attenzione le mie pianificazioni non e ché fossero sbagliate in termini di ppo2 sul fondo piuttosto che di End ,ci saremmo comunque portati bibo +4 stage, ma...potevamo fare meglio , in termini di bottom gas , e gas decompressivi
Anche minimi aumenti di PPN2 in risalita aboliti e per il gas di fondo tassativi 36litri.
Di questa immersione forse questo e l'aspetto che più mi ha colpito, anche perché Gianluca è stato giustamente e decisamente severo nel trasmettermi questi concetti e sicuramente ne farò tesoro per il futuro .
Torniamo all'immersione, oggi in acqua con noi ci saranno anche Stefano e Boris entrambi con il rebreather, che ci faranno compagnia per questo tuffetto. Pian pianino arrivano anche altri amici, come Giampaolo che ci chiede che cosa avessimo pianificato e Il Max che ci presta analizzatore per un ultima controllata alle mix .C'è un clima sereno ,si scherza ,mi prendono in giro per  la mia muta detta il "gommone", ce chi mi analizza a bocca le mix  e poco dopo le 9:00 siamo in navigazione verso la parete. Oggi scenderemo oltre il passat direttamente a 70metri per poi spostarci verso il centro del lago e trovare la massima profondità.
Per questo tuffo utilizzerò un 12+12 e una S80 con gas di fondo 13/55.Come gas di viaggio e prima decompressiva  S80 con 35/30. 7litri con 50/20 dai 21mt - 7litri con Ossigeno.
2 decompressive Ean50 e oxy sono clippate al leasch e sono tra le chiappe,
2 decompressive con gas di fondo13/55 e 35/30 al fianco sx.
Per tutta una serie di ragioni mi trovo ad over usare delle decompressive non mie ,poiché le mie sono in box cariche con altre mix, non idonee per questo tuffo e mi trovo ad avere attaccate al leasch due 7 litri che hanno un assetto davvero pessimo.
La pressione minima di risalita è fissata in 130 bar nel mio bibo 12+12

La discesa inizia con gas di viaggio che mollo a 6 metri  passando al volo al gas di fondo che ho nella stage, rapido bubble check a 10metri e via verso il fondo. Le due 7 litri attaccate a leash hanno un assetto davvero pessimo, mi impicciano un po' nella discesa ma comunque manteniamo una discreta velocità e al 3° minuto arriviamo a 70metri.
Ci portiamo vs il centro del lago,5 minuto  90 metri, fango tanto fango .... isolati sassi bianchi appaiono nella spiaggia di fango che stiamo perlustrando. La miscela che respiro ha una densità bassissima quasi mi scappa da bocca, tuttavia muovermi con 4 stage con assetto negativo mi impiccia un pochino facendomi alzare qualche nuvola di sospensione di troppo e aumentandomi i consumi. Sono sereno non c'è tensione, ogni 3' comunico le mie pressioni dei gas a Gianluca e arriva il 18° e come da piano stacchiamo e cominciamo la risalita seguendo il pianoro. La risalita per raggiungere il primo deep stop a 55metri è davvero lunga, non si arrivava più .. alla fine sbuchiamo dietro il golf bianco a pochi metri dalla parete .Il resto sono procedure ,rispetto nel run time, sposta bombole con giochi di prestigio annessi,cambi gas ,lancio del pallone e dopo 125' minuti torniamo all'aria riemergendo tra il suono dei bonghi e il profumo di carne alla brace che gli immancabili peruviani stanno cuocendo sulla spiaggia. La soddisfazione è davvero tanta dopo questi tuffi , le due ore di immersione sembrano essere volate, e proprio vero che quando sei sotto ci sono momenti che i minuti sembrano ore e momenti in cui le ore sembrano minuti.
Settima lezione-9 Settembre:100metri x 15minuti
Ultimo atto, quella che abbiamo in programma oggi è l'' immersione di fine corso. Raggiungeremo i 100metri x 15' minuti con un rime time a tabella di 125 minuti.
Ci troviamo a Moregallo  nel primo pomeriggio di mercoledì 9 settembre, la giornata è splendida, non c'è nessuno , un silenzio assoluto. Cammino nel parcheggio avvolto nei miei pensieri aspettando Gianluca. La tensione è alta , rivedo mentalmente ogni fase di questa tuffo, e inizio a sistemare la mia attrezzatura sul muretto. Devo dire che 15 anni fa quando ho iniziato a fare immersioni, mai mi sarei aspettato di poter arrivare a fare queste quote, tuttavia mi sento pronto e i feedback interiori ricevuti dalle immersioni precedenti a 80 e 90 metri sono stati davvero positivi . In questo genere di immersioni aspetto tecnico seppur importante a mio avviso  passa in secondo piano, laggiù quello che conta è la testa.
I tuffi profondi sono un esperienza molto particolare ,difficilmente si possono descrivere le sensazione e le emozioni che si provano nell'intimo della propria anima.
La sotto non puoi barare con te stesso ,ti guardi dentro, esplori a  fondo il tuo io interiore ,sei faccia a faccia con i tuoi limiti, le tue paure, le tue reali capacità. Sicuramente è questo uno degli aspetti che più affascina e strega delle immersioni profonde.

Arriva Gianluca ,sorriso beffardo...saluti di rito e iniziano i preparativi per questa discesa. Per lui questo è il "classico giretto" della Domenica per me il tuffo più impegnativo della mia vita. Lo sa ,cerca di allentare la tensione e dopo un accurato briefing e dopo aver portato sul bagno asciuga le 4 stage ,calziamo le mute , e ci incamminiamo verso il lago.
Per questo tuffo utilizzerò un 12+12 e una S80 con gas di fondo 12/60.Come gas di viaggio e prima decompressiva  S80 con 25/45. S80con 50/20 dai 21mt - 7litri con Ossigeno.
2 decompressive Ean50 e Oxy sono clippate al leasch e sono tra le chiappe.
2 decompressive con gas di fondo12/60 e 25/45 al fianco sx.

Dopo un energica pinneggiata raggiungiamo il punto dove la parete supera i 70 metri ,e qui che ci lasceremo cadere. Concentrati sulla nostra bolla, siamo pronti per questa due ore di silenzio ed io interiore .Al segnale di Ok scarichiamo il gav e dopo i bubbles check a 10 mt, tiriamo dritti fino a raggiungere in 4 minuti la profondità di 85mt.
Da questo momento navighiamo su un fondale di fango, dove dalla profondità di 103mt appare un grosso sasso. Siamo arrivati ai sassoni , o meglio sula parte alta di questi grossi massi  che da 100 arrivano fino a 110 mt. I sassoni sono simbolo e punto di arrivo per i sub che vogliono fare immersioni a tre cifre a Moregallo....
8' minuto nel s80 con gas di fondo mi sono rimasti 50 bar devo passare al bibo .Con qualche piccolo impiccio, riconfiguro la stage nel buio dei 100mt .Trascorriamo i rimanenti minuti  sul fondo e in arriva in fretta il  14'. Ci prepariamo per la staccata. 15 ' minuto sia va via, finita .La delicata parte di fondo è finita, ora comincia  l'altra delicatissima parte :due ore di decompressione da smaltire.
La risalita fino a raggiungere il primo stop a 57metri è davvero lunga come del resto lo era stata nel tuffo dei 90mt.Risaliamo a 10mt al minuto seguendo il pianoro di sassi e fango e sbuchiamo in prossimità del mercedes .A 54 metri lascio il bibo e passo alla prima decompressiva 25/45.Il resto dell' immersione è rispetto del run time, giro stage, cambi gas .Tappa dopo tappa guadagniamo metri e minuto dopo minuto vedo sempre più vicino il traguardo e il raggiungimento dell'obiettivo.Arrivati a  18metri iniziamo "i festeggiamenti "ci battiamo il 5,strette di mano di congratulazioni. Se avessimo avuto una boccia di quello buono avremmo stappano sul fondo, ma con noi avevamo solo decobottles cariche di elio ,azoto ossigeno. A 6 metri passiamo all'ossigeno e come da nostra abitudine ci divertiamo agganciando il grappolo di stage ai palloni.
Al 125' è finita davvero, siamo fuori all'aria , ancora soli, nel nostro lago ,il sole sta tramontando. La soddisfazione è immensa per il traguardo raggiunto ,lascio che la gioia si prenda possesso di me...La serata prosegue al Rapanui ,tra fiumi di parole, congratulazioni e foto di rito. Anche su questo blog ringrazio Gianluca per la professionalità ,l’attenzione, la passione con cui ha condotto questo corso . Abbiamo lavorato sodo per due mesi, ci siamo divertiti di brutto, ci siamo confrontati , e siamo andati a fondo ………..
Un percorso senza sconti di grande impegno ma di g
rande soddisfazione!!!!
Grazie per i mille consigli in acqua e fuori che ad ogni tuffo non sono mai mancati .Grazie per le cazziate necessarie che non sono mancante , ma quando ci si iscrive ad un corso di questo tipo bisogna tassativamente, rimettersi in gioco .
Ora basta scaricare elio nel lago, il mare con i suoi relitti e secche profonde ci aspettano e noi non ci faremo attendere………..










lunedì 13 luglio 2015

Trimix Dive Secca Sant'Antonio

La secca di Sant'Antonio si compone di due grossi scogli separati tra loro da un lembo di sabbia che sale dal fondo di 70 mt come a formare una sella, il sito è completamente ricoperto di gorgonie rosse e gialle ,l’intensità ed i colori delle gorgonie che la popolano la rendono una delle più belle secche della riviera di ponente.




Il ritrovo è a Cormano poco dopo le 11.30,a fatica carichiamo tutta attrezzatura in macchina. Ormai ha il suo imgombro:2 bibo,6 stage, uno scooter...insomma siamo a tappo, in qualche modo incastriamo tutto.

Ci sciroppiamo i 220 km di autostrada che ci separano da Spotorno, il run time è partito, mangiamo senza fermarci.Unica sosta ,rifornimento.

Arriviamo a Spotorno presso il diving Nereo sub di Tato. E' qui che in quest'ultimo anno stiamo facendo prevalentemente le nostre immersioni trimix. Ne abbiamo fatte diverse: cigliate, secche in mare aperto, relitti, ma quello che abbiamo in programma oggi per un motivo e per altro è un pò che ci sfugge. Cammellato bibombola e stage dal furgone alla barca, siamo pronti per mollare gli ormeggi. La navigazione è piacevole, c'è un po'di onda lunga ma non da fastidio, durante il tragitto indossiamo le mute con tutta calma.

Oggi abbiamo pianificato un immersione di 20' minuti a 70metri. Come gas di fondo tmx 16/40,come primo gas deco 35/20- a seguire ean50 e ossigeno per la decompressione.

Completate la vestizione e pedagnato adeguatametne la secca, saltiamo in acqua.
Siamo poco distanti dal pedagno, corrente non ce ne ma mi attacco allo scooter di Omar e in pochi secondi siamo sulla verticale. Al segnale di ok scarichiamo i gav e ci lasciamo cadere lungo la cima che corre dritta verticale vs il fondo. La visibilità è buona per poi peggiorare a 20mt per poi aprirsi definitivamente a -45....da dove si vede nitidamente la secca 20 metri più in basso. Il colpo d'occhio è superlativo spugne gialle in compagnia di una fittissima foresta di gorgonie rosse e gialle. Al 2' minuto atterrò a -63 sulla secca frenando per non schiantarmi sulle gorgonie. Iniziamo a perlustrare la secca e incontriamo subito un astrospartus, lo tocco delicatamente , me lo guardo per bene e con calma. Un grosso scorfano è assopito tra le gorgonie, Omar con lo scooter ogni tanto scompare poi appare, quando sta per arrivare sento il rumore che lo precede.

Giriamo intorno a questo panettone, sul fondo di sabbia bianca troviamo una murena fuori tata, in una spacca un grossa musdella e una timida galatea indietreggia quando la scovo nella sua tana.Continuiamo ad ammirare questo spettacolare e colorata immersione.

Nulla possono i ricci meloni contro la numerosa presenza dei ricci matita che in un punto coprono il fondale sabbioso a -70 per diversi metri. Una vera e propria colonia caratterizzata da decine e decine di esemplari ,ne tiro su qualcuno e lo mostro scherzosamente ad Omar. Alzo lo sguardo per avere una visione di insieme è avvisto uno dei pesci simbolo di questa immersione. Il San Pietro. Ce ne sono 2. Uno più sfuggente, altro meno. Mi alzo a -65mt e cerco di avvicinarmi per osservarlo, non ho mai avuto il piacere di incontrarlo..........sono gasato.

Cerco di indicarlo ad Omar ma è lontano.....

Si sa quello che vede sono io....gli altri si devono accontentare dei miei racconti :) Ritorniamo sulla cima e al 20' iniziamo la ns lenta risalita. La decompressione che ci tocca scontare è di circa 60' minuti ma devo dire che scorre bene ,al 36mt passiamo a respirare il primo gas deco 35/20, a 21mt ean50 ,ne approfitto porto avanti ossigeno e mando dietro tmx 35/20 .

Riemergiamo appagati e soddisfatti dello spettacolo che questa secca ci ha regalato. Tuffo da ripetere.








sabato 30 maggio 2015

Trimix Dive Secca di Mezzo Canale

Dopo lo spettacolo su Zì Costante, oggi è il turno della Secca di Mezzo Canale
L’immersione a Mezzo Canale è una delle più belle e affascinanti del mediterraneo.
Posizionata nel centro del canale fra l’isola di Giannutri, l'isola del Giglio e il promontorio dell’Argentario, a ridosso della batimetria dei 100 metri, in una zona molto particolare per la sua conformazione geologica.
Una montagna che dai 100 metri sale fino ai 25 metri, con pareti ripide fino ai 50-60 metri, per proseguire la corsa verso gli abissi più dolcemente formando splendide franate di massi.
Su mezzo Canale abbiamo pianificato 25 di fondo ,abbiamo  rabboccato la stesse mix usate sulla secca di Zi Costante
12+12 a 230 bar tmx 15/50 -7litri con 35/25- S80 Ean50- 7litri Oxy. Profilo decompressivo  UTR memonico.
L’immersione a mezzo canale è sicuramente indimenticabile, va però posta molta attenzione alla corrente spesso forte e alla possibilità risalita in libera con reel e pallone.
Fortunatamente anche in questo caso nessuna corrente. Sul cappello troviamo qualche pescatore, che al nostro arrivo molla gli ormeggi.
Mi rendo conto che siamo proprio in mare aperto ed è un continuo passaggio di imbarcazioni, oggi la risalita in libera è meglio evitarla.
Dopo i controlli di superficie ci portiamo velocemente sul fondo, e tiriamo dritti fino al raggiungere a 60mt la base della secca. Seguiamo il fondo come suggerito da Simone e troviamo una grossa rete da pesca adagiata sul fondale a oltre 70mt. Ora ci mettiamo la parete alla nostra sx e proseguiamo. Grandi gorgonie e le bellissime spugne gialle  incrostanti prendono il sopravvento sulla nuda roccia. E' il regno degli astrospartus non ne ho mai visti cosi tanti, ce ne sono a decine. La Secca ha dei colori meravigliosi, ci godiamo la nostra permanenza e al 25 stacchiamo. La risalita è piacevole ,sul cappello murene fuori tana, caroselli di dentici in caccia ci hanno fatto compagnia per la parte alta delle decompressione. Stacchiamo dal cappello  a -24 e continuiamo la nostra decompressione lungo la cima. Al 90' usciamo e saliti sul gommone ad aspettarci il frigo bar pronto per essere svaligiato con le immancabili crostatine.