lunedì 22 febbraio 2016

Punta Granelli. Trimix dive 80mt

Venerdì pomeriggio, messaggino :Mi spiace Domenica è previsto mare da poco mosso a mosso, venti da sud, non ci sono le condizioni. Porca miseria è Tato che ci comunica che la nostra uscita al mare salta.
Avevamo in programma un bel giretto su degli scogli fondi(Corallone ) a largo di Bergeggi, peccato.
Avviso i miei buddy ,che si fa?
Solito sfondone in aria? Ipossichino a lago? Moregallo? Jauncito? Le miscele ormai sono già state caricate e alla fine decidiamo per qualcosa di più intrigate, diverso ,dove non ci siamo mai immersi: Punta Granelli sul lago Maggiore .In realtà è nuovo per Omar, io ho avuto il piacere di immergermi poche settimane fa con l'amico Paolo di Fondali.it
Proprio in quello occasione oltre dalla bellezza della parete sono rimasto piacevolmente colpito da un bel pedagnino tirato in mezzo al lago a regola d'arte, pronto  per agevolare la discesa direttamente in profondità senza perdite di tempo.
Arriviamo a Castelveccana poco prima delle 8:30 ,non c'è molta gente meno male.
Riconosco il ragazzo con cui ho parlato altra volta, Danilo rebdiver molto esperto e profondo conoscitore del luogo. Mi faccio rispiegare un po' la conformità della parete ,dove arriva il pedagno e da dove parte l'altra cima che porta direttamente sul fondo. Recuperate le info di cui avevamo bisogno e assemblate le nostre attrezzature ci incamminiamo lungo la scaletta che porta al lago.
Nel frattempo dalla cucina del baretto hanno acceso i fuochi, un bel odorino non passa inosservato e il mio buddy grande chef  chiede info sulla cucina e il post immersione...
Sono le 9 di mattina  abbiamo davanti a noi un pò di cosette da fare e più di un ora di acqua, poi vedremo come soddisfare il pancino.
Vestite le decompressive ci portiamo con qualche bel colpo di pinna in prossimità del pedagno che dista a 100mt da riva, è segnato in superfice da una bottiglia di plastica e arriva diritto a 45metri dove è stato inchiodato alla parete , da li parte un ulteriore cima che arriva alla base della parete 90 mt.
Abbiamo pianificato 15@80 . Run time invernale con poco più di 70minuti dovremmo essere fuori.
Attrezzatura: D16 con 14/45 -S80 35/20-S80 50-7l OXY.
Al segnale di ok scarichiamo i gav e scendiamo  a missile ,pronti per questa nuova avventura. Un minuto atterro alla base del pedagno 45mt.
Sono sceso troppe veloce , ho bisogno di acclimatarmi, gli occhi hanno bisogno di abituarsi al buio, cosi come il corpo al freddo, prima di scendere ulteriormente mi prendo un minuto per me,ne approfitto pe chiudere S80 con 35/20 che ho utilizzato come gas di viaggio che trafila dal primo stadio.
A pensare che il primo stadio l' ho appena revisionato e proprio vero l'attrezzatura meno la fai toccare è meglio è...
Ok ci siamo, partiamo seguiamo la cima che scende lungo la parete, ci sono dei cartellini con le varie profondità.
Teniamo la parete alla nostra sinistra e arriviamo alla base della parete 82metri.Ci godiamo la nostra permanenza. Sulla destra appare un tronco di albero , piccoli pesci mai visti sono appisolati sul fondo,  non sono persici , non sono botatrici. Continuiamo seguendo il fondo, la visibilità non è eccezionale e  la parete risale di qualche metro ,segnalo ad Omar se vogliamo invertire il senso di marcia per mantenere la batimetria pianificata, ma non ci intendiamo,  proseguiamo.
Siamo a 75mt e dal buio vediamo apparire una spettacolare crinale che si protrae verso il centro del lago,   composto da diverse guglie di roccia calcarea. Saranno alte 3metri davvero molto suggestive una di color marrone le altre bianche ,gli giriamo attorno e arriva il 15'.
Il tempo è scaduto iniziamo a risalire lentamente godendoci la parete. Metro dopo metro arriviamo a 6mt , dove ultimiamo le ultime tappe con ossigeno. Per ingannare il tempo salto in sella allo scooter di Omar e inizio a sfrecciare avanti e indietro "seminando il panico" tra i vari divers che stanno ultimante le tappe deco :)
Incontriamo  Danilo il ragazzo che ci ha dato le dritte , gli comunico a gesti che la sotto è andato tutto ok e dopo 75minuti riemergiamo soddisfatti e appagati della nostra avvenuta  a Punta Granelli.
Per occasione visto che la temperatura è di 6° su tutta la colonna d'acqua ho deciso di caricare il bombolino con Argon e devo dire che ho sentito la differenza. Svestite le mute e dopo due chiacchiere con altri sub andiamo a vedere che cosa hanno  preparato di buono  al baretto.Affamati a bestia decidiamo per un bel polenta e capriolo ,ideale  per chiudere in bellezza questa giornata!







2 commenti:

  1. Quindi siete tornati sul luogo del...pedagno! :)
    Ottimo ripiego lacustre per sfruttare mix e pianificazione, visto il mare invernale dispettoso. Domanda: ma la 'viennetta' si perde dopo il punto di ancoraggio del pedagno o prosegue fino al fondo della parete? -Mauro-

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    1. Ciao Mauro, la viennetta questa volta neanche vista :-).Il pedagno è fissato lungo la parete ma non sulla viennetta.Neanche in risalita abbiamo vista!
      La cima guida arriva fino a 90mt ma la parete risale ,a 75 spettacolari guglie!!!!

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