domenica 12 giugno 2016

Trimix Dive Relitto del Tirpiz -85 " il ritorno"

Durante la settimana che precede questa immersione ,l'occhio è continuamente
sulle previsioni meteo che danno per Domenica onde alte quasi un metro. Incertezza la fa da padrona, siamo in contatto giornaliero con il Mottola , titolare del Nautilus Diving di Marina degli Aregai  per fare il punto sulla situazione.
Le previsioni cambiano continuamente e la possibilità che questa immersioni salti sono concrete.
Nel frattempo siamo pronti e abbiamo i bibombola carichi di mix ipossiche.
Nella giornata di Sabato dopo una prima disdetta ,ricevo una seconda telefonata nel pomeriggio che mi dice che il vento è di nuovo cambiato e che immersione è confermata! L'entusiasmo è alle stelle. Immersione sul Tirpiz la stiamo organizzando da un po' !
La mattina seguente caricate le attrezzature e dopo aver percorso 300km raggiungiamo Marina degli Aregai.
Per questo tuffo siamo in tre: io, Dario e Omar e altri tre tek Francesi in circuito chiuso
Tutti "scooterati",unico a pinne sono io. Su questo relitto vuoi per le condizioni di corrente e vuoi per la grandezza, lo scooter è davvero indicato, mi devo attrezzare!!
Mentre assembliamo le attrezzature, rientra una barca di sub che si sono immersi sulla secca di S. Stefano, ci riportato che c'è un fiume di corrente e  il mare non è calmo, azz!!! son cazzi!!.
Ricordo che durante il tuffo di Ottobre in discesa la corrente era davvero impetuosa. Sono un po' preoccupato, ma allo stesso tempo desideroso di riscendere sul Tirpiz.
Gestire ingombro di 3 stage e il peso del bibo 16+16 con onde e corrente ci richiederà un ulteriore impegno, non si può pensare di aver sempre le condizioni ottimali. Partiamo.
Arriviamo sul relitto  che per occasione è stato ripedagnato adeguatamente qualche giorno prima e ormeggiamo. Assistenza in barca è al top ,e in breve tempo ci aiutano  a vestire 3 stage, scooter e visto il rollio della barca non è stata cosa semplice .Corrente c'è ne è meno del previsto. Acqua è di un azzurro magnetico, limpidissima.
Il Tirpiz è coricato sul fianco di sinistra, su un fondale di circa 85 metri, ma le sue imponenti dimensioni fanno sì che in alcuni punti il relitto tocchi una profondità minima di 70 metri.
Abbiamo pianificato 20@80  Mix 14/50 per fondo. Decompressione con  35/20 -50- Ossigeno.


La discesa corre veloce , da 50 metri si vede distintamente il relitto ,la visibilità è spaziale, in meno di 3 minuti arriviamo sul relitto  -70 metri. Il pedagno è fissato al braccio porta scialuppa in prossimità di un castello di centro nave. Corrimano , finestrelle , balconcini, il relitto prende forma. Ci lasciamo scivolare vs il fondo ci sono le grosse stive e scalette. Dario nel frattempo ci sta impiegando un po' a scendere , lo aspettiamo. Ci lasciamo il relitto alla nostra destra e iniziamo il giro sul fondo dove la visibilità peggiora sensibilmente. Troviamo il fumaiolo, bighi di carico, tra i quali sulla sabbia troviamo una decina di aragoste a passeggio ,Omar mi indica un grosso scorfano.Raggiungiamo il castello di poppa siamo il leggero ritardo rispetto al giro fatto altra volta ,un occhiata veloce siamo al 13' è ora di rientrare ,invertiamo il senso di marcia .
Nel frattempo i buddy con gli scooter si sono fatti un giretto nelle stive io rimango esterno , è il 20' è ora di andare.Risaliamo sulla chiglia della nave che è un vero proprio giardino di spugne gialle e nuvole di anthias dove a darci ultimo saluto troviamo due grossi pesci luna, spettacolo! che super Tirpiz! .
Ora comincia la parte più delicata dell'immersione la decompressione. Metro dopo metro guadagniamo quota. A 36mt incontriamo il safety diver Federico, gli segnaliamo che è tutto ok e successivamente gli molliamo le stage del 35/20 e ean50 dopo averle utilizzate. Più ci avviciniamo in superficie e più la corrente si fa sentire, mi attacco con la jon line e devo dire che tra i Francesi attaccati a mano e i miei buddy con il grilletto dello scooter  sempre schiacciato mi sa che sono quello che se la passa meglio :)
Riemergo dopo 105' , il mare ha  mollato, in barca hanno preparato un ottima pasta con cozze appena raccolte, lasciamo che la gioia si prenda possesso di noi. Il Tirpiz è davvero un bel relitto, grande, molto grande, che merita davvero molte  immersioni. Ci torneremo !!! Dopo esser passati prima dal Ravenna -90m
Video girano dai Francesi Laurent Boulmier.
 
 

venerdì 10 giugno 2016

Trimix dive Secca Sant'Antonio 70mt

Oggi con il Maurino neo brevettato Trimix diver Tdi abbiamo programmato un bel tuffo su una secca fonda del ponente ligure.
In questi anni ho avuto il piacere di immergermi su diverse secche della zona ,tutte molte belle, colorate e ricche di pesce, ma quella che abbiamo in programma oggi è davvero tra le più suggestive.
Sto parlando della secca di Sant'Antonio  è una Meravigliosa secca non molto lontano dal porto di Finale Ligure. L'immersione per profondità e presenza a volte di corrente, è riservata a subacquei esperti. Si compone di due grossi scogli che iniziano a 63mt separati tra loro da un lembo di sabbia che sale dal fondo come a formare una sella, il colpo d'occhio è suggestivo nel vedere tutte le gorgonie coloratissime che la ricoprono. La giornata è splendida, soleggiata, mare calmo.Molliamo gli ormeggi poco dopo le 14:00 dal piccolo moletto della spiaggia di Spotorno già piena di bagnati che assaporano la giornata estiva. Per questo tuffo ci siamo appoggiati al solito Neresosub. Abbiamo la barca tutta per noi e durante il tragitto vestiamo "comodamente" i nostri bz 400 e successivamente le nostre mute stagne.
Abbiamo programmato 20minuti a 70metri con un attrezzatura leggera bibo 12+12 caricato con un ottimo trimix 17/35, ean50 e ossigeno per la decompressione. La navigazione scorre veloce ammiriamo la bellezza della falesia di Caponoli e  piccole baie dal mar color turchese.
Dopo 15' di navigazione, ci siamo,Tato rallenta  e inizia a scandagliare il fondale , in cerca della  secca.
Ecoscandaglio segna 70,68,67 cerca di trovare il capello che è poco più in alto ,ci siamo 65, lo trova, lancia il pedagno...
Dalla leggera fatica per individuare la secca e dalle parole di Tato e dalla rilevazione dell'ecoscandaglio, ho impressione che questa volta il pedango non sia caduto proprio sul cappello a 63mt ma direttamente sul fondo a 70mt.

Completiamo la nostra vestizione e  indossiamo le decompressive in barca. Tato si avvicina al pedagno e via saltiamo  in acqua. Dopo i controlli di rito ci lasciamo scivolare nell'acqua blu.Scendiamo veloci. Quando passo i 60mt e non vedo ancora apparire la secca mi rendo conto che quanto percepito è realtà: 70mt pedagno caduto sul fondo ma fortunatamente accanto alla secca. Mi guardo alle spalle ,Maurino ha tenuto il passo è arrivato sul fondo , siamo a 70mt , segno di ok e iniziamo il nostro giro. Lo scenario è davvero esaltante .Paramuricee rosse e gialle , ricci matita , spugne gialle. Dopo qualche minuto ci da il benvenuto un bel pesce san pietro,probabilmente incuriosito dalle nostre bolle è venuto a vedere chi sono questi strani pesci...
Proseguiamo a girare intorno a questo panettone tenendo la batimetrica dei 68mt, incrociamo una grossa cernia da fondale in una spacca, davvero enorme, per nulla intimorita si lascia osservare da vicino. Strano incontrarle a 70mt non mi era mai capitato. Un bell'astrospartos è appoggiato sui rami di una gorgonia, lo indico a Mauro. Ricci melone, murene  sbucano in ogni dove, stiamo facendo il pieno di emozioni e di incontri!!! Gorgonie arancioni oltre alle paramuircee bicolori rendono lo scenario superlativo. Il tempo di fondo è sempre troppo breve ed aimè dobbiamo andarcene. Prima di risalire  un ultimo saluto al San Pietro ma  è solo un arrivederci , su questa secca voglio assolutamente tornarci e fare più tempo ma con  il 12+12 abbiamo già fatto abbastanza. Partiamo con risalita in libera dai  65 e metro dopo metro completiamo la nostra decompressione. All'uscita il Maurino è davvero soddisfatto e io con lui. Ci raccontiamo la belle esperienza appena vissuta e  lentamente torniamo verso Spotorno soddisfatti dello spettacolo che la secca di Sant'Antonio ci ha regalato!


Video di un tuffo  Girato ad Ottobre 2020 non riferito a questo racconto ma tuffo altrettanto strepitoso, fatto in scooter, By Repetti Marco