sabato 7 dicembre 2013

Tek Dive Relitto del Bolzaneto Dicembre 2013


ll 29 Giugno del '43 il piroscafo Bolzaneto stava trasportando un “prezioso” carico di ghisa sulla rotta da Marina di Carrara a Genova, quando venne intercettato dal sottomarino inglese Sportsman. Alle 10:45 un siluro lanciato dal sommergibile inglese centrò il piroscafo spaccandolo letteralmente in due tronconi. 
La nave giace ora ad una profondità tra i 40 ed i 55 metri a largo di Bonassola. Arrivati a destinazione la giornata è spettacolare, in cielo non c'è una nuvola.

Usciti dall'autostrada ci aspetta ancora qualche km tra sali e scendi tra i monti .Siamo nel cuore delle cinque terre ,i paesaggi che caratterizzano questi luoghi sono davvero suggestivi .Siamo in anticipo ci fermiamo a fare qualche foto dall'alto dove i ns occhi possono ammirare le bellezze uniche di questi luoghi. Arrivati a destinazione  scarichiamo attrezzatura al diving e andiamo a cercare un bar per mangiare un panozzo.
La logista del diving non è eccellente .Il diving non può essere raggiunto in auto. Il proprietario fa la spola con un apecar dal parcheggio al diving.
Questo problema c' e l'hanno tutti e tre diving di Levanto dal momento che sono uno a fianco all'altro come al mercato!
Onestamente devo dire che il disagio viene gestito egregiamente dal diving con apino è sempre pronto a scendere e risalire.
Siamo in anticipo ci montiamo le nostre attrezzature con calma .Al controllo manometrico ,Antonio si trova bibo a 190(rabboccato in loco) e decompressiva a 170. Iniziano gli sfottò e qualche perplessità anche sulle capacità di chi c'e l'ha caricate ci viene... inoltre Antonio è la terza volta che si trova la decompressiva con bar in meno.....
Arrivano gli altri “avventori” del locale, Siamo totale 6 sub. Unici in ean21 siamo noi. C'è chi sta facendo un corso tmx normossico c'è chi farà 35 di fondo con reb .Cmq run time allineati noi faremo 60gli altri 72.....
Prendiamo il largo alle 14:30 , qualcuno dimentica il cappuccio ci tocca ritornare. Ci siamo, finalmente siamo sulla verticale del relitto. Agganciate le stage ,Antonio capisce perchè si trova sempre le decompressive scariche.....
Ha un trafilamento dal collo della bottiglia... in acqua al chek bolle tutte è più evidente.
No problem io ho due deco eventualmente a -6 sono pronta a donargli la mia e cmq c'e una stazione deco con bombole di emergenza (ean40).
Scendiamo lungo il pedagno verticale , la visibilità non e un granchè siamo a- 30 il relitto non si vede, antonio guida la discesa..... in 2 minuti siamo sul relitto a -40. Punto di contatto.
Il pedagno e attaccato al bigo porta scialuppe sul lato di dritta. La visibilità è davvero pessima non oltre i 3 metri. Nel briefing a secco avevamo ben considerato il fatto che sicuramente avremmo trovato una pessima visibilità prendiamo i riferimenti e iniziamo la ns esplorazione .Di fronte a noi c'è il grosso cannone simbolo del relitto. E molto grande è anche una scudo protettivo per chi sparava... gli giriamo attorno io da una parte e Antonio dall'altra...
Stiamo sempre attenti a non perderci di vista. La visibilità è davvero pessima. Proseguiamo sulla piano di calpestio direzione poppa .
Il pavimento ha ceduto in diverse punti , mi affaccio si potrebbe entrare ma non ci sono le condizioni
Tutta il pavimento è avvolto da reti maglia grossa. Scolliniamo la poppa e ci lasciamo cadere vs elica e il timone che rimane rialzato.
Facciamo la quota massima -51
La poppa crea una specie di grotta dove osserviamo imponente timone e elica a 4 pale. La visibilità è scarsa forse 2 metri una fastidiosa corrente rende le cose ancora più complicate e abbigliamento pesante con le due deco non aiuta, la narcosi mi accarezza il coppino.
Passo tra elica e il timone e guadagniamo la murata di sinistra... corrente anche qui....osserviamo degli oblò e mi attacco per non essere trasportato via...Ritorniamo sulla coperta a -45 e ci facciamo qualche metro in direzione prua .Ferraglia non identificabile.... Giriamo i tacchi e ci ritroviamo di fronte al cannone e alla cima di risalita siamo al 18'.. avevamo programmato 20/25 di fondo .
Un occhio ai consumi e alla deco non ancora a livelli soliti e optiamo per fare i 25.Ritorniamo sull'elica questa volta scendiamo dal lato opposto... c'e la gustiamo ancora un poco nel torbido -51..riprendiamo la murata di destra e ci portiamo in zona pedagno.
Un altro giro sul cannone e via al 24 lasciamo il Bolzaneto con 42 minuti di deco da fare.
Inizia la solita via crucis. Tabella Tsa 2 a 20 -5 a 15- 10 a10- 15 a 5 in 02.
Corrente assente, acqua calda 16°
Durante la deco Antonio si prova la sua joline...Ad un certo punto spuntano anche i trimixari.... la deco scorre veloce e tranquilla e a al 62 siamo fuori...Al rientro al porto carichiamo apina mangiamo delle croccante focaccia preparata al diving e via...alle 16:20 stacchiamo da Levanto....
Bella giornata e bel tuffo anche se non e un tuffo che mi strapperei i capelli per rifare cmq voto 6,5
Immersione impegnativa più per le condizioni di visibilità che per la profondità cmq di rispetto 42/50







sabato 26 ottobre 2013

Tek Dive La Bettolina di Cervo Novembre 2013

Alle 9 in leggero anticipo arriviamo al comodo imbarco presso il Nautilus Diving.Iniziamo a prepararci e prendiamo il largo a bordo di una comoda e spaziosa barca.
Il ns obiettivo è la Bettolina di Cervo
La storia della Bettolina di Cervo e’ avvolta nel mistero. Nulla si sa di preciso, ne’ la data dell’affondamento, che risale comunque al secondo conflitto mondiale, ne’ la causa, attacco aereo, siluramento o mina. In quegli anni lo scenario nel bacino del Mediterraneo vedeva gli alleati impegnati nel tentativo di conquistare la nostra Penisola scontrarsi con i Tedeschi .Oggi il relitto giace su un fondale di 47 metri in perfetto asseto di navigazione
A bordo siamo tutti tek, qualche reb diver ,qualche trimix diver per il resto la maggior parte è configurato con bibo+2 stage .Molti hanno caricato ean 26….ottima scelta for me!Arrivati sulla verticale del relitto, un uomo definito “uomo ancora” si occupa di pedagnare il relitto.Le decompressive se le vestono tutti in barca e in autonomia, e noi per non sfigurare facciamo del ns meglio e ci agganciamo 7 litri e pinne sulla barca per poi farci passare s80.Dopo i check di rito ,iniziamo la discesa, la cima non è perfettamente verticale al relitto ma fa una pancia è crea una linea diagonale.Fatichiamo non poco a scendere vuoi anche una leggera corrente.Arriviamo sul relitto la cima  è attaccata a poppa, la visibilità  è di 15 metri ,non bellissima ma non male! Ci  soffermiamo sul castello di poppavia cercando di scrutare dalle finestre ,  la poppa è adagiata sulla sabbia siamo sui 47 metri. Cerco elica ma è insabbiata non si vede, noto il timone vs sinistra.Sempre sul fondo mentre ammiriamo la poppa, Dario mi fa notare un calamaro attaccato ad un amo .E' un esca di un pescatore. Sopra questo relitto ci pescano e faremo del ns meglio per non essere pescati.Ci  spostiamo sempre nuotando vs il fondo sul lato di sx. La chiglia della nave crea una specie di grotta dove stazionato due belle musdelle baffute.Segnalo a Dario una bella lenza … caspita bisogna stare attenti…Saliamo sulla coperta è entriamo nelle stive che sono aperte .Incrocio un gruppo di Sub che trafficano con uno scooter, scopriremo poi che il motore è rimasto impigliato in una lenza. Nuotiamo vs prua tra le stive .Arriviamo in prossimità del basamento della mitragliatrice, è davvero grande…
Raggiungiamo l’estrema prua, notiamo bitte e l' imponente verricello della nave .Ci affacciamo in un locale troppo torpido per entrarci, ci sono già passati gli altri sub….. Scolliniamo la prua e ci lasciamo cadere vs la sabbia ,  immagine   dall’basso vs alto dell’imponente prua è bellissima, suggestiva.
Appoggiati al fondo  tra ceriantus  e gorgonie bianche stiamo li a guardarla .Nuotiamo sul lato di dx della nave fino a meta per poi salire ancora sulla coperta e proseguire nelle stive a senso inverso.Arriviamo di nuovo a poppa dove c’è il castello, abbiamo ancora qualche minuto lo investiamo affacciandoci nei finestroni, dove troviamo il tavolo di lavoro e il grosso motore.E arrivato il  tempo di salutare la Bettolina di Cervo, per 25 di fondo a 47metri’ abbiamo accumulato 45 minuti di deco e come da piano iniziamo la risalita. Siamo gli ultimi ad abbandonare il relitto .. Abbiamo fatto una bella permanenza è ce lo siamo gustati per bene….A -21 stappiamo la prima decompressiva per poi arrivare a 5 metri e fare il ns ciclo di 02.
Al 61 siamo fuori ,soddisfatti e affamati!
Bettolina di Cervo from Dario Lupi on Vimeo.

venerdì 20 settembre 2013

Tek dive Haven nella Nebbia...Settembre 2013

Puntiamo la prua della mia focus stracarica, vs Arenzano è in  meno di 2 ore raggiungiamo il porto
Ad aspettarci Pippo con una faccia stravolta .La prima parola che ci dice…”cazzo perché  non avevo il tuo numero se no ti dicevo di non venire, sono stanco….., stamattina c’erano 14 sub tutti con gli scooter mi sono ammazzato”
Ti ho cercato anche su facebook……….
Attimo di silenzio…….vabbè  ma ora che siete qui andiamo ……
Fiusss per un attimo abbiamo temuto il peggio J
Facciamo un briefing dove elenco a Pippo i ns obiettivi e il bottom time
Bottom time 25 minuti
15’ sulla coperta  tra i 50/54
10 sui primi ponti
Sulla coperta faremo una penetrazione nuova nella sala pompe a -54 e il corridoio officine a -53
Carichiamo il gommone con le attrezzature e alle 15:20 siamo sulla verticale dell’Haven. C'è un pò di onda, circa  mezzo metro ,si balla un pochino ma nulla di preoccupante, agganciamo la stazione deco alla cima dell’altro diving… e via che l’avventura abbia inizio.
Guido la discesa, ogni tanto mi giro per vedere se i compagni mi seguono scendo abbastanza veloce .. arriviamo  a -32 dove cazzo e il relitto ? la visibilità è brutta molto brutta circa 5 metri… siamo al 2’ -40 mi accorgo che non siamo sul castello ma sta cazzo di cima dell’altro Diving dove cazzo era fissata!!!!????
Sono spiazzato , non si vede nulla .
Mi fermo aspetto Pippo e Dario e ci riportiamo vs il ponte. La visibilità  brutta molto brutta è il fatto di non essere scesi al solito posto sul castello mi ha disorientato……..e una leggera narcosi si fa sentire…….
Passiamo sotto aletta collassata, ci portiamo lungo la murata di prua scendiamo lungo la coperta a -52. Raggiungiamo il boccaporto della sala pompe
Come da accordi Pippo non entra. L’ accesso non largo (come  il boccaporto della sala macchine a poppa)… mi calo dentro la visibilità è ottima la sala sotto si allarga e ci sono molte  manopole con manometri .Sono nelle viscera della coperta di prua a -54 sono solo, Dario mi sta cercando in coperta non si è accorto che io arrapato  sto già penetrando di gusto !!
Esco  da dove sono entrato e do il cambio a Dario che entra all’interno facendo delle riprese.
Una volta usciti ci portiamo vs la poppa è imbocchiamo il corridoio officine dal lato di sinistra a -54. Alla ns destra incrociamo la morsa e le bombole dell’ossigeno ,Pippo la ns guida sfanga come un caterpiller ,solito…..

Usciamo e ci dirigiamo vs la ciminiera mentre pippo sale lungo il castello.
Ad un certo punto non vedo Pippo, non lo trovo……, lo cerco ma non lo vedo siamo a -52 la narcosi sale……… mi rialzo di qualche metro lungo la ciminiera a -48 lo vedo  !!
Raggiungiamo il castello è iniziamo a risalire lungo le varie scalette .
il 20’ pippo inizia la risalita non vuole caricare troppa deco ci  indica la cima da seguire e ci saluta. A -40 la visibilità è molto meglio Il castello è avvolto da migliaia di Anthias  e da bughe.
Noi ci facciamo gli altri 5 minuti all’interno della plancia di comando dove facciamo un giro in questi ampi e spogli locali dove c’è la statua della Bambin  Gesù di Praga con corona commemorativa………….
E' il 25’ Il tempo di fondo è finito…deco a cappellate ,il computer segna oltre 45 minuti. Iniziamo la risalita io sono aria /02  mentre Dario 02+ean50

Profilo Tabella Tsa
La deco scorre veloce……..e al 60’ siamo fuori. In pochi minuti tiriamo su la stazione deco e via al porto a sbranare la focaccia ligure




Un'altra avventura è andata, immersione strana non ero informissima , la visibilità  era molto brutta e' mi ha un pò disorientato qualche picco di narcosi si è fatto sentire….gestito bene!

Anthias shoaling on Haven wreck from Dario Lupi on Vimeo.

lunedì 29 luglio 2013

Tek dive Relitto del Tiflet Loano Luglio 2013


Il relitto del Tifflet è un mercantile francese sequestrato dalla marina tedesca durante la seconda guerra. Nel 1944 è stato affondato da un sommergibile inglese a largo di Loano. Ora giace su un fondale di 52 metri in assetto di navigazione. Dopo aver assaporato amaro di non poter far questo tuffo vedi mare mosso, la situazione si evolve al meglio, prendiamo il largo e alle 11:30 siamo sulla verticale del Tifflet.
Vestite le pesanti attrezzature tek siamo pronti a questa fantastica avventura. Scendiamo veloci è in due minuti secchi arriviamo sul lato di sinistra del relitto  dove è attaccato il pedagno.  La visibilità è buona vedo subito la grossa stiva che fa bella mostra. Ci andremo dopo. Scendiamo lungo la murata di sx dove diverse spugne gialle hanno attecchito .Sul fondo fangoso è cresciuta qualche gorgonia bianca .Raggiungiamo elica che poggia su un fondo di 52 metri ,sotto la grande poppa della nave. Anthias e bughe sono da per tutto è trovano riparo sotto la poppa delle nave che crea una grossa rientranza . Anche in questa zone della nave ci sono diverse spugne gialle. Ci spostiamo sul lato di dritta è osserviamo avidamente  la grossa elica.

Saliamo sul ponte è ci dirigiamo vs prua, ci sono delle stelle marine, un riccio melone è una aragosta sbuca con le sue antenne tra le lamiere. Arriviamo dove il mercantile è stato colpito giriamo ed entriamo della prima stiva quella di prua . La visibilità  è buona i passaggi sono ampi ,costeggiamo tenendoci la parete a dx .La stiva  crea una grotta  naturale completamente piena di bughe e anthias. Usciamo fuori sono trascorsi 16’ e ci dirigiamo vs l’altra stiva quella a poppa, decisamente più grande. Ci caliamo dentro la stiva  c'è una bella scaletta ancora in posizione. Un grosso tubo(dove C'è il meccanismo dell’ elica)attraversa tutta la stiva. Arriva il 20',Il tempo  a ns disposizione è terminato usciamo dalla stiva e iniziamo la risalita, tappa dopo tappa fino ad arrivare al ciclo di 02.

 




 
 

lunedì 1 luglio 2013

Tek dive .Relitto KT di Sestri Luglio 2013


Alle 8:15 puntuali come sempre, arriviamo alla sbarra del porto turistico di Lavagna. Scarichiamo il ns bombolame e prendiamo possesso dei locali del diving Odissea sub.
Salutiamo Pietro Presidente Tsa e proprietario di Odissea,  chiedo di  ricaricare il bibo a 250 .. ma mi devo accontentare di un 210 scarso vabbè….
Immersione sul Kt verrà svolta da noi due e un altro sub scenderà  in trimix per i fatti suoi … e meno male…………
La navigazione scorre veloce tra chiacchere e confronti con il trimixaro che ci da ancora qualche piccolo suggerimento sul giro da fare sul relitto.
KT, è forse uno dei relitti del Mediterraneo che godono di maggiore notorietà, sicuramente dovuta alla bellezza e all' integrità dello scafo oltre che all'interesse storico e bentonico che particolareggia questa nave.

UJ2216 ex L'Incomprese
Questo splendido e lussuoso yacht francese, varato nel 1926 dai cantieri Ramage e Ferguson di Leith con il nome "Eros", apparteneva ad un famoso banchiere, il barone Henri De Rotschild.
Durante le settimane abbiamo pianificato attentamente ogni aspetto e ogni insidia dalla visibilità al giro da fare .Insomma una bella pianificazione completatasi "vis a vis"  davanti al disegno che allego
Vestite le decompressive ci portiamo a prua sul pedagno. All’ok ci lasciamo cadere nell’acqua azzurra.
La discesa su un relitto è sempre emozionante mentre scendo mi chiedo che visibilità troveremo …….,spesso sul kt è di pochi metri……..
Siamo  35 metri è ancora non vedo nulla. Rallento la discesa gonfiando il gav ed ecco apparire il relitto.
Sono trascorsi due minuti è siamo a -45 sul cassero del relitto .Ad aspettarci c'è una bella aragosta fuori tana che ci da il benvenuto. Indico ad omar un anemone gioiello di cui allego foto ma non mi caga
La visibilità è notevole 15/20 metri. Si vede la prua della nave! Sono gasato
Procediamo vs prua arriviamo alla mitragliatrice(bellissima) avvolte da centinaia di anthias rosa.
Il pezzo di artiglieria ha due canne! è davvero grande e poggia su un basamento circolare.
Indico ad omar una scaletta che serviva ai soldati per raggiungere la mitragliatrice.
Procediamo vs prua dove troviamo bitte e argani.
CI spostiamo sul lato di sx è andiamo a cercare la grossa ancora che è rimasta nella sua posizione originale (in navigazione)Anche sul lato di  dx (dritta) c'è l’ancora nella sua posizione.
Ci spostiamo di fronte al relitto per avere una visione di insieme del tagliamare e dalla prua.
Ci stiamo divertendo tantissimo il relitto è bellissimo.
Invertiamo il senso di marcia è ora ci dirigiamo vs poppa, ripassiamo dalla mitragliatrice arriviamo sul ponte dove inizia un corridoio aperto (quindi dove entra la luce ma è pieno di lenze e fili).
All’ingresso troviamo un grosso Paguro omar lo capovolge e dopo si infila con attenzione nel corridoio .Io inizialmente guardo da fuori anche perché  ci sono dei fili che sembrano dei cappi fatti apposta per impigliarsi nel manifold.
Non resisto mi ci infilo anchio in fila indiana facciamo questa penetrazione, usciamo è ci troviamo difronte al fumaiolo della nave .
Sul fumaiolo, ci sono delle belle spugne gialle e una grosse aragota sbuca tra le lamiere.
Poco più in la troviamo le due mitragliatrice di poppa, onestamente nel briefing non pensavamo di riuscire a visitarle invece sono li sotto i ns occhi inaspettate!!
Sono davvero soddisfatto di come sta procedendo immersione, c'è la stiamo godendo
Sotto di noi si apre un boccaporto è quello della sala macchine mi affaccio timidamente noto delle scalette e delle salette.
Torniamo vs il castello passo ,sotto il tripode, uno sguardo con omar un gesto di intesa e via ancora qualche minuto a goderci la mitragliatrice di prua….
Sono passati 20 minuti  trascorsi mediamente tra i 48/51 metri è  come da piano ci portiamo lungo la cima è iniziamo la ns risalita .Tappa dopo tappa finiamo la ns decompressione ,al 55 siamo fuori

Il trimixaro è già in barca…. Che e successo come mai??? è andato a visitare la poppa la zona più brutta e infangata del relitto  è ha perso il contatto con la nave è si perso………….
Per finire relitto stupendo in 20 minuti a 50 metri  abbiamo girato  bene, molto bene penso che abbiamo visto 90% di quello che c’era da vedere!

Pomeriggio soddisfatti ma mai sazi ci siamo fatti un 35 di fondo sul  relitto del cargo armato di Sestri  con ean32+02
Deco a straffottere il puro e la via!!

mercoledì 12 giugno 2013

Tek dive Haven Giugno 2013 Coperta e Officine

Dopo un dettagliato briefing di Pippo carichiamo il gommone e alle 9:15 siamo sulla verticale della haven. La visibilità sembra non essere eccezionale stimo una 10 di metri .Sono un pò dispiaciuto spero che sotto migliori. All' ok di pippo scendiamo lungo la cima. La visibiltà non sembra migliorare arriviamo in un minuto sopra la plancia di comando a -33 .Sono sceso un pò veloce ho bisogno di qualche istante per acclimatarmi. Ho indossato solo la maglia tecnica spero di non aver freddo. Ci lasciamo scivolare vs la coperta direzione ciminiera. E' in questo momento che mi rendo conto che la visibilità è  davvero migliorata. La coperta con i grossi funghi sembra essere li a pochi cm mentre sono ancora a 42 metri ,la visibilità  sotto è davvero buona oltre i 20 metri. Arriviamo in coperta ci spostiamo sulla sx della nave e ci infiliamo nel corridoio officine a -55 che attraversa la nave per tutta la sua larghezza. Entro subito dopo Pippo, so cosa cercare e infatti dopo pochi metri trovo una morsa da lavoro  sulla mia dx alla quale faccio fare mezzo giro. sulla sx ci sono le bombole delle ossigeno. Pippo alza molta sospensione saranno felici i miei buddy che mi succedono. Usciamo sul lato dx della nave e ci riportiamo a poppa vs la base della ciminiera.Questa parte della nave non l'ho mai esplorata cerco di far attenzione a più dettagli. Mi soffermo molto sulle ringhiere che delimitato il" perimetro della nave " scavalcate quelle  a poppa si scende di altri 20 metri e si trova elica . Mi rendo conto che le ciminiera appoggia su un rialzo c’è anche  una griglia .Guardo vs alto è ho conferma che la visibilità è davvero buona. Vedo l'inizio della ciminiera almeno 20 metri sopra avvolta da nuvole di anthias.

Secondo me abbiamo investito almeno 2/3 minuti alla base della ciminiera. Mi rendo conto quanto sia poco la distanza dal castello alla ciminiera. Faccio diversi segni a Dario spero che mi  riprenda sono davvero soddisfatto di come sta procedendo immersione. Sotto di me i grossi funghi e il boccaporto largo che è l' ingresso della sala macchine, mi avvicino mi piacerebbe calarmi dentro ma non penso sia il caso .
Ci avviciniamo vs il castello Omar risale vs una scaletta Omar trova un aragosta impigliata in una rete la libera ormai si è specializzato la seconda in pochi giorni. Ci spostiamo sulla dx della nave. Ci siamo alzati siamo sui 40/45 metri vedo  sulla coperta i bracci che movimentavano le scialuppe di salvataggio vedo le ali collassate penso di passarci sotto poi mi rendo conto che dovrei scendere non ho voglia di fare jo-jo.Ci portiamo sulla murata di prua quella liscia senza terrazzi e balconi guardo la coperta è vedo un altro boccaporto/buco vedo i tubi che trasportavo il greggio mi chiedo chissà dove si arriva percorrendo questa parte della nave.Ci riportiamo a questo punto sul ponte di comando. Sentiamo la paperella. Pippo è già sulla plancia per risalire Omar entra nella plancia dove c'è il bambin gesu di Praga. Io e dario aspettiamo fuori la deco carica siamo già a 45minuti mi porto sulla cima Omar e Dario fanno ancora due riprese in prossimità della targa e poi iniziamo la lunga deco nel blu..... ean50+02 e al 68 siamo fuori.









 

domenica 2 giugno 2013

Tek dive Giannutri:Relitto del Nasim -60metri Giugno 2013


Oggi è ultimo giorno di immersioni. Dopo  belle paretine , oggi è il gran giorno è il giorno del Nasim
La nave cargo Nasim  molla gli ormeggi nel porto di Livorno diretto ad Alessandria d'Egitto. Il manifesto di carico era costituito 49 automobili (12 Fiat, 35 Peugeot e 2 Mercedes), 16 rimorchi e 3 carrelli elevatori destinati al mercato nordafricano. Dal racconto dei testimoni si capisce che sebbene il mare fosse calmo alle 04.30 del mattino del 12 febbraio 1975 la nave urtò le rocce di Punta Scaletta dell’Isola di Giannutri e colò a picco nelle acque tra Punta Pennello e Cala Maestra, a poca distanza da riva.
Già dai primi giorni successivi al naufragio, il relitto subì la razzia dei subacquei che tornavano con il loro bottino strappato alla nave, formato da sportelli, auto, sedili e tutto quanto era asportabile e rivendibile.
Un vecchio carpentiere, testimone del naufragio, descrive come dopo la collisione il comandante avrebbe tentato di dirigere la prua all'interno della piccola baia di cala maestra nel tentativo di incagliare l'unità evitando l'affondamento. Ecco la spiegazione per cui il Nasim II oggi poggia sul fondale sabbioso con la prua rivolta verso nord, anziché verso sud, come la direzione della sua rotta lascerebbe presupporre.
Oggi giace su un fondale sabbioso di circa 60 metri, adagiato sulla fiancata di sinistra, con il ponte rivolto verso il mare aperto e la prua verso Cala Maestra.


Anche oggi abbiamo in gommone un Special Guest Roberto Rinaldi videoperatore Rai con una telecamera pazzesca. Durante il viaggio chiacchieriamo con due simpatici Dir. Lei davvero carina e  in fase di montaggio pe-valve Omar non si fa scappare la mutanda modello tanghino di pizzo che si intravede tra una fiammante Dui nera.
Ai ragazzi Gue quando gli diciamo che scendiamo con ean21 ci guardano con aria schifata… ma sono simpatici e lei ci arrapa!
Antonio durante il tragitto ha attaccato alla fronte una maglietta per coprirsi dal cocente sole che lo sta bruciando ci fa un pò sfigurare è davvero inguardabile ma non lo possiamo buttare a  mare oiiooooooioo

 Raggiungiamo la verticale del relitto.
Vitale esperto scafista del diving ci fa il solito dettagliato briefing.
Scendiamo lungo il pedagno ,apre Omar che come un missile guida la discesa.
In 2 minuti secchi atterriamo sul relitto a -45
Sul Nasim si possono fare sia immersioni in aria sia in trimix
Diciamo che il giro Trimix si fa una quadra a 55/58 metri
Il giro Aria rimani un pò più alto entro i 50
Noi da veri “Ganzi” invertiamo le cose facciamo il  giro Trimix respirando Aria
Come da programma una volta atterrati ci portiamo in zona chiglia, a vedere le eliche. La prima non è molto profonda 48 metri poi ci lasciamo scivolare sulla seconda elica  a 54 metri .
Passiamo sotto la poppa della nave che tra la sabbia e il relitto crea un bel passaggio.
Becchiamo una bella torpedine la illumino poi in preda ad una botta narcotica gli lancio la torcia cosi si solleva simpaticamente dal fondo sabbioso. Un po mi spavento avevo paure che mi pungesse..
Siamo A -58 e siamo belli TUONATI.
Giriamo angolo e ci portiamo sul relitto dove ci sono i ponti .
Rimaniamo attaccati al fondo a circa 57 metri dove illuminiamo interno del relitto. Antonio parte in una penetrazione solitaria a -60 metri all’interno della nave. Uscirà dopo qualche minuto.Una bella musdella si nasconde tra le lamiere.
Da lontano vedo della aragoste con le loro antenne ne conto tre mi sposto difronte  per vederle meglio. Antonio esce dal relitto ,Guardo vs il largo e noto che  il video operatore di reb munito  è in ginocchio con la sua telecamere che filma il relitto
Ci alziamo leggermente di quota siamo a circa 53 metri mi volto è osservo il castello di poppa .Proseguiamo vs prua .Al centro della nave noto gli alberi che ancora integri  tendono nel blu.
Sul fondo a -60 ci sono alcune macchine una al centro del relitto una a prua
Arriviamo a prua dove c'è stata la collisione si nota lo squarcio c’è  l’Ancora che si perde vs la sabbia
Abbiamo decisamente sforato la quota max pianificata abbiamo fatto una quadra di 18@55 metri con puntate a 58 decidiamo di staccare 2 minuti prima anche perché i computer ci davano già il solito “quarantino abbondantis” di deco mattutina.
La parete è li a pochi  metri la raggiungiamo e iniziamo le tappe deco prima con ean50 e poi con il puro.
Durante la deco penso alle immagini che più mi hanno colpito del relitto al 60’ siamo fuori, qualche pinneggiata e siamo sul gommone a raccontarcela…
Considerazione personale :mi sento di dire che il nasim in aria si fa e si farà sempre   ma  con Trimix normossico leggero ti fai un bel 25 di fondo e te la godi in pieno
Chissa… chissa…








sabato 1 giugno 2013

Tek dive: Argentario Giugno 2013


Dopo la prima immersione della giornata mediamente rimanevamo circa un ora  e mezzo sul gommone a rifocillarsi mentre aspettavamo i ns compagni di viaggio che rientravano dai loro super run time.
Successivamente si rientrava a Porto Ercole si ricaricano i bibi e ci si spostava sotto il monte argentario per fare il secondo tuffo della giornata.
La situazione era totalmente diversa. Si passava dai 30 metri di visibilità di Giannutri ai 2/3 metri  
Le immersioni sotto costa si sono rivelate fantastiche a parte la visibilità  abbiamo fatto delle paretini sui 30/40 metri con un fondale coloratissimo con un corallingero molto vivo.
Di gorgonie rosse ne abbiamo fatto indigestione, dei boschi coprivano ogni centimetro delle pareti.
Tutte davvero molto grosse con il polpi aperti. Non mancava il Corallo rosso che cresce rigoglioso in queste zone già a partire dai pochi metri.
Anche il  pesce ,oltre le immancabili aragoste, tra cui una impigliata in una grossa rete che Omar ha provveduto a tagliare liberando la bestiola, abbiamo incontrato due cernioni, un gronco scovato da Antonio in una grotta a -30.
Diversi scorfani, murene, musdelle
E per finire durante la tappa a 5 metri abbiamo incontrato polpi e cicale di mare!
Seppur era la seconda immersione della giornata seppur soddisfatti della prima non ci siamo risparmiati con le permanenza diciamo mediamente 25/30 minuti tra i 30/40 metri pertanto anche nel secondo tuffo della giornata, decompressione nell’ordine dei 20/25 minuti poi smorzarti con le mix deco




Tek dive Giannutri:Secca di Punta Secca Maggio 2013


Il gommone sfreccia veloce vs Giannutri è venerdi 31 maggio, abbiamo da poco lasciato imbarco a Porto Ercole e tra onde di tutto rispetto ci avviciniamo alla ns meta.
Sul gommone siamo in 8 sub ma il carico e imbarazzate. Ci sono telecamere , rebrether , bibo ,“decompressive per fare una  Guerra” gli unici senza scooter siamo noi  tre.
A bordo abbiamo anche Special guest il Polacco proprietario della SANTI.
Dopo attenta analisi del moto ondoso, decidiamo di ormeggiarci a Secca di Punta Secca a nord di Giannutri, riparati dai venti da sud.
I primi a scendere in acqua  siamo noi tre, la visibilità è strepitosa, agganciate le 2 decompressive ci portiamo a  prua del gommone ,concentrati sulla ns bolla.
La retta via ci verrà indicata da una simpatico romano di scooter dotato che ci porterà fino alla cigliata da dove parte la parete.

Poi ognuno per la sua strada…
 
In 3 minuti ci portiamo in parete  durante il tragitto un carosello di Dentici ci da il benvenuto…. I primi minuti di immersione sono anonimi un coralligero di medio livello e nessun incontro se non qualche murena cazzuta.
Arrivati in prossimità di una volta piena di spugne gialle  incontriamo il primo condominio di aragoste ne contiamo almeno 5 a qualche metro da noi su un fondale di sabbia bianca a  circa 52 metri si apre nella parete una seconda grossa spacca .
Il ragazzo di Roma da circa 15 metri di distanza ci segnala qualcosa, da  lontano vediamo che si tratta di una musdella, nuotiamo verso di lei raggiunta la spacca troviamo quello che ogni sub vorrebbe trovare quando illumina una spacca.
Un secondo condominio di aragoste con almeno altri 5/6 esemplari, isolati gamberi meccanici che arretrano quando vengono infastiditi dalle ns torce ,nuvole di gamberetti rossi  che avvolgono un gigantesco gronco
Non sapevamo più dove guardare siamo estasiati , era un continuo segnalarci qualcosa e toccarci per indicare animali da vedere…….
Sono trascorsi  18 minuti è il tempo a questa quota è finito ci stacchiamo lentamente  ma abbiamo ancore 7 minuti da trascorrere  a 35 metri è  proprio li incrociamo 2 scorfani rossi di grossa taglia.
Il tempo di fondo (sempre troppo poco) è stato polverizzato, il  computer ci segnala quaranta minuti di deco.
Sono trascorsi 25 minuti adesso è proprio ora di staccare
Procediamo lentamente passando al ean50 per poi arrivare a 5 metri è fare il ciclo con 02 è proprio in questo ultima parte che il mare ha voluto regalarci un ulteriore spettacolare incontro
Un branco di barracuda ci ha nuotano intorno a 5 metri per tutta la parte finale della deco.
Tornati all’aria la soddisfazione è davvero tanto per quello che il mare di Giannutri al primo tuffo ci ha saputo regalare.
Adesso tra un chiacchera   , un tortino e un biscottino  non ci rimane che aspettare sotto un sole cocente i ns compagni che hanno davanti a loro un run time di 3 ore…..




sabato 20 aprile 2013

Tek Dive Secca di Santo Stefano Aprile 2013

Una delle località subacquee più interessanti della Liguria, sempre ricca di flora e fauna di vario genere. Vanta quasi 8 km di paesaggi marini tutti da esplorare, tra un susseguirsi di anfratti, spaccature e pareti ricche di gorgonie: l'habitat ideale per pesci affascinanti come cernie, aragoste, rane pescatrici e pesci S. Pietro
Anche questa volta scendiamo decisi vs il cappello della secca a -30!!.Atterriamo tra le gorgonie rosse subito incrociamo una bella murena.Nuotiamo tra fitte gorgonie rosse dove incrociamo due stelle gorgone. Sul fondo una bella rana pescatrice rende immersione indimenticabile.Il giardino di Gorgonie è folto e rigoglioso. Cerchiamo il San pietro senza trovarlo, in compenso troviamo in una spacca un grosso gronco, una cernia di taglia e una murena un simpantico condominio!.Anche in questo tuffo il debito decompressivo è importante oltre i 30 minuti che riduciamo utilizzando ean50 a partire dai 21 metri