domenica 16 giugno 2019

Wreck dive :Piroscafo San Marco 93/107mt


Siamo a pelo d'acqua, stiamo completando i controlli di superficie, quando mi rendo conto che la mia muta stagna sta imbarcando acqua. Davanti a me ci sono Omar, a cui comunico la cosa, ma soprattutto ci sono i 140 minuti di Runtime. Sono attimi in cui la concentrazione è massima, e partire per un tuffo a 100metri per 20 minuti in queste condizioni non è di certo il massimo... ma quando ti ricapita di essere in Sardegna, pronto a scendere su uno dei relitti più belli di Villasimius?
Probabilmente avrei dovuto rinunciare, ma purtroppo per me, in passato mi sono già trovato in situazione simili. Sono fiducioso e, dal momento che l'acqua in quota deco è calda 18° e il santi bz400 anche da allagato isola bene, decido comunque di iniziare l'immersione. Con il senno di poi posso dire di aver fatto
 la scelta giusta.
Siamo sulla verticale del Relitto San Marco, un grossa nave di 100mt di lunghezza affondata 1 giugno del 1941, a causa di attaccato dal sommergibile britannico Clyde, mezzo miglio a sud dell’Isola di Serpentara.


I siluri andarono a segno con una potenza distruttiva tale che la prua fu completamente devastata e, nonostante le sue notevoli dimensioni, la nave affondò - secondo alcune cronache dell’epoca - in meno di un minuto portando con sé tutto l’equipaggio.
Oggi il relitto giace su un fondo di 107mt coricato sul lato di sinistra. Le sovrastrutture a cui è attaccata la linea di discesa arrivano a 94mt.

Le condizioni sono ottimali, il mare è una tavola e non c'è un filo di corrente. Galleggiamo tutti in superficie con bibo 10/65 per il fondo, 4 stage per la decompressione 18/45 35/30 50/15 Oxy + scooter.
Per questo tuffo: mix uguali per tutti!!!
Al segnale di ok , scarichiamo i gav è giù pronti per incontrare il San Marco.
L'acqua è splendida, non c'è sospensione: è un cristallo. Gli apri pista sono Omar e Filippo, due schegge che in meno di 2 minuti, con gli scooter a tutto gas, arrivano su relitto e posizionano la stroboscopica sul pedagno. Davvero dei fulmini, è uno spettacolo veder come scendono a cannone. Mi giro e vedo il buon Dario che scende come il sottoscritto "mogio mogio" alla modesta velocità di 30mt al minuto ;)
Pian pianino arriviamo anche noi e poco più di 3 minuti siamo sul relitto. La visibilità è superlativa, almeno 25mt, siamo in prossimità dell'enorme cassero centrale con i suoi grossi finestroni.
Ci lasciamo il piano di coperta alla nostra sinistra, come se fosse una parete, e procediamo in direzione poppa: un grossa stiva si apre sotto di noi e la sorvoliamo, alberi e bighi che si scagliano nel blu oltre ai grossi verricelli sul piano di coperta.
La nave è appoggiata su un fianco, la coperta è puntinata di colori: sono gorgonie bicolore gialle e rosse, il relitto ne è pieno. Musdelle e aragoste si nascondono tra le strutture. Mentre passiamo sulla coperta Filippo mi indica  un elica di riserva è davvero enorme.
Arriviamo all'estrema poppa ed ecco apparire il cannone: anch'esso è completamente pieno di gorgonie bicolore e il controluce della battagliola, poco sopra, completano il quadro.
Una sgasata con lo scooter ed eccoci di fronte alla poppa con la sua forma particolarmente tondeggiante, subito dietro l'elica e il timone.
Il gruppo si compatta, le condizioni sono super, oltre le aspettative, mi sto divertendo come un bambino!!!
Mi sposto per avere una visione di insieme, la visibilità è spaziale per la quota cui  siamo.
Facciamo  la massima 105mt, questa parte della nave è davvero accattivante.
Do un occhiata all'elica da vicino:  dalle foto sul web pensavo fosse più grande. Dopodiché, via! Si riparte con la coperta alla nostra destra, direzione: prua.
Ritorniamo sull'enorme cassero al centro della nave, con i suoi finestroni, corri mano, porticine, bighi di carico che si scagliano verso l'alto.

È 

davvero enorme questa nave e la buona visibilità ci permette di avere una buona visione di insieme.
Ci portiamo a prua, cerchiamo la scritta sulla murata "San Marco ", ma senza successo.
Il tempo di fondo pianificato sta volgendo al termine, sulla murata troviamo una discreta colonia di corallo nero, ci compattiamo per fare un video di gruppo. 
La strobo lampeggia poco più avanti, si chiude il sipario si saluta il San Marco e si comincia la decompressione.

Durante la decompressione rivivo i momenti passati sul fondo e penso che questo relitto è sicuramente tra i più belli che mi sia capitato di visitare: vuoi per la grandezza dello scafo, vuoi perché le strutture si sono ben conservate, vuoi per l'ottima visibilità trovata, vuoi perché lo scafo è avvolto da gorgonie gialle e rosse e corallo nero... vuoi per tutto questo vissuto insieme!
Metro dopo metro guadagniamo quota, devo dire che sta tenendo bene il bz400 anche da allagato. A 20mt arriva Stefano Bianchelli e a gesti gli faccio capire che là sotto è stato bellissimo e abbiamo vissuto un esperienze davvero unica. Sorride sotto la maschera!

Gli passiamo un paio di bombole deco e completata la nostra decompressione e al 135' torniamo all'aria.
Il mare è una tavola, ad aspettarci in barca gli immancabili bomboloni alla crema. Si rientra in porto, il team è entusiasta, le gioia prende possesso di noi.
Con il tuffo di oggi sul relitto del San Marco, chiudiamo il "wreck tour de noantri". 😎😎
Si rientra a casa dopo aver fatto il pieno di emozioni in questi 4 giorni intensi, ma soprattutto di fantastiche immersioni trimix sui relitti di Villasimius:
-Isonzo 57mt
-Loredan 65mt
-Bengasi 95mt...
-San Marco 107mt .


Un poker di gran gusto!!!


Relitti bellissimi , ben conservati, in acque chiare , colonizzati da gorgonie bicolore e corallo nero.
Uno sballo, cosa voler di più!!
😎😎
Era un po' che si voleva venire e quest'anno ci siamo riusciti!!!
Assistenza al top del Diving Pro-dive



A dive on San Marco Wreck from Dario Lupi on Vimeo.

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