venerdì 1 aprile 2022

Corso Rebreather Megalodon Helitrox Decompression Diver

Il blog è fermo da un po',  è un periodo di grandi cambiamenti, provo a raccontare qualcosa in merito al corso Reb  Megalodon  helitrox decompression diver 45mt TDI.

La decisione di fare “il passo” è stata travagliata, erano anni che questo argomento era oggetto di discussioni all’interno del nostro team .La scelta è sempre stato procrastinata , alla fine in circuito aperto riusciamo a fare un mucchio di cose ,molto profonde ,perché passare al reb?

I motivi per me sono stati semplici e pratici. In primis avevo voglia di fare qualcosa di nuovo, riaccendere  la passione, mettere nella testa qualcosa di nuovo. Secondo ,aumentare la numerica dei tuffi in miscela che faccio durante l’anno, certo in circuito aperto non ne faccio pochi ma qui sarei sempre in trimix.

Terzo con  i prezzi dell’elio praticamente raddoppiati ha poco senso continuare a girare in CA, ma soprattutto penso sia la via per poter continuare a praticare immersioni di un certo livello per i prossimi anni.


Quale macchina scegliere? 

Qui bisogna fare i conti con il budget, con alcuni aspetti logistici , sicuramente non si hanno le competenze adeguate per scegliere al meglio e consapevolmente, ma devo dire che la mia scelta era essenzialmente  tra due macchine Megalodon e Ispiration.

Entrambe macchine molto diffuse, molti amici le hanno e mi hanno consigliato nella scelta,poi ovviamente l’ultima parola spettava a me.

Fin da subito sono stato attratto dal Megalodon più precisamente apecs 2.7, un modello che hanno moltissimi profondisti , molto apprezzato, chi lo ha se lo tiene stretto, seppur è un macchina datata ne vedi in giro ancora tanti.

Il Meg è un rebreather essenziale, semplice, ritenuto molto affidabile , costruito con ottimi materiali e questo di può capire subito osservandolo.

Come funziona acquisto?

Ci si apposta sui mercatini, ci si inizia a farsi un idea, si valutano offerte,  ma c’è sempre un rischio dovuto ad un acquisto cosi importante. Obiettivo era non acquistare da uno sconosciuto e soprattutto non acquistare all’estero.

Dopo diverse telefonate con amici e possibili venditori decido di acquistare il reb tramite quello che poi diventerà il mio istruttore: Marcello Bussotti. Trainer TDI subacqueo di grandissima esperienza e profondista di primo piano.


Il corso è preceduto da diverse lezioni via web, post cena, oramai dopo due anni di pandemia siamo tutti abituati a webinar ,meet ecc.ecc

La parte pratica invece è struttura in tre weekend.


Il debutto nel mondo del silenzio avviene in Toscana , più precisamente a Calafuria.

Arrivo di buon mattino ,trovo un parcheggio a fatica, siamo a Marzo la giornata è splendida sembra estate c’è già chi fa il bagno , dalla regia dicono che la visibilità sia buona.



Devo dire che aver avuto il reb in sala con me per diverse settimane mi ha permesso di familiarizzare con l’assemblaggio.

Assembliamo il reb attraverso i 46 punti della check list ufficiale, facciamo il filtro e via vestiamo il reb e iniziamo la pre respirazione.

Ci portiamo in acqua agganciamo la stage con  qualche difficoltà (visto anche la posizione dei sacchi contropolmoni).

Ci portiamo al centro della baietta e via si scende, la discesa scorre bene riesco a scendere senza impicci, il respiro seppur diverso mi strega e non lo trovo assolutamente più difficoltoso .

Riesco a rimanere sul fondo , compenso con la stagna e dopo un giretto sul basso fondale con ottima visibilità diamo il via agli esercizi che poi si ripeteranno anche nel tuffo pomeridiano.

Passaggio in ca, aprire e chiudi boccaglio, cambio set point, mantenere ppo2 manualmente, high ppo2 e lavaggi  , scenario boom.

Facciamo le nostre due ore , alcune cose vanno bene altre da migliorare, dopo un aperitivo al tramonto ci salutiamo e ci si diamo appuntamento per cena.




Il weekend in Toscana non prevede solo tuffi da riva ma anche due tuffi dalla barca. Per l’occasione ci siamo appoggiati al diving Bolle di Azoto di Enrico Teneri. Logistica ottima, ambiente caldo, posto ideale per continuare il corso .

Facciamo ulteriori due immersioni , anche oggi troviamo visibilità buona e ripetiamo gli esercizi ,devo dire che si fa fatica non tanto ad andare in acqua ma a fare gli esercizi per mettersi in sicurezza in modo adeguato .







I lavaggi creano della variazioni nei sacchi che compromettono l’assetto, si fa fatica a fare gli esercizi senza muoversi come un disperato, penso sia normale, c’è da lavorarci.

Finite le prime quattro ore , l’appuntamento è al Rapareb Meeting di Moregallo. L’evento a mio avviso è riuscito molto bene, presentazioni macchine, diverse prove  in acqua e per me è stata un occasione di confronto e di apprendimento . 

Moregallo per me è casa e poter fare ulteriori quattro ore qui è una comodità logistica non indifferente 





Il lago per questi giorni ci regala condizioni davvero ostili, scarsa visibilità , onde , vento,  tuttavia riusciamo a portare a termine l’addestramento.

Gli esercizi procedono più fluidi e devo dire che qualche impaccio inizia a scomparire.

Inoltre ho avuto il piacere di fare anche un ora in acqua con il amico istruttore CA : Gianluca Paleari.

Per me è stato un ottimo momento per verificare anche presso un altro istruttore il mio livello di preparazione.



Ci lasciamo alle spalle anche il Moregallo , a questo punto le ore macchine sono 8. Ci diamo appuntamento a Genova per l’ultima immersione di corso: Haven wreck  presso Libeccio Tek diving.

Per quest’ultima immersione ho caricato un diluente ricco di elio :20/30 , abbiamo in programma un giro di una mezz’oretta sui primi ponti, max 40mt .

Haven fa un po' la timida e non si mostra in tutto il suo splendore ,tuttavia riusciamo a fare la nostra immersione e chiudere il corso .

Con l' immersione sui primi ponti della petroliera Haven si conclude il corso Helitrox Megalodon Tdi.

Entro in questo "nuovo mondo" del circuito chiuso, dopo 22 anni di immersioni  con le amate bombole ma  non vi nascondo che era arrivato il momento di fare qualcosa di nuovo, di mettersi nuovamente in gioco...


Al netto di tutto la cosa più importante è che la passione sia  sempre la stessa, e che la voglia e  la determinazione di andare sott'acqua siano immutate.

Ringrazio il mio istruttore Marcello Bussotti  per la professionalità, attenzione con cui mi ha guidato in questo percorso. 


Grazie Boss!!! 

Ora si inizia a camminare da soli e sotto a macinare acqua ed esperienza.

La fine di un corso non è un traguardo, ma è il punto di partenza.


Ne approfitto anche per ringraziare qualche amico in particolare Cristian, Lorenzo, Gianluca che in questo periodo  mi hanno supportato e sopportato  con qualche buon consiglio!! 

Grazie ragazzi.