sabato 22 ottobre 2011

Tuffo Tek parete di Limonta Lecco Ottobre 2011


Ritrovo 8:30 al Rapanui, un vento gelido ci accoglie.Un rapido caffè carichiamo la macchina di Omar e ci dirigiamo vs Limonta.

Il viaggio scorre veloce chiacchierando piacevolmente.
Nel parcheggio ci sono diversi diver, i soliti embolo con la Barchetta, un amico di omar che fa un corso trimix e noi .
Inizia il rito della vestizione e dell'assemblaggio attrezzature, ancora una volta il mio apeks nonostante la riparazione trafila anzi  non è stato avvitato correttamente........
Tutti i santi del paradiso sono stati chiamati all'appello....

Serro il pomello.. serro tutto....ok il tuffo si può fare, analizziamo le deco 50.5 io e 50.4 Omar insomma perfette!!!
Mi sa che solo ad Antonio glie le fanno di merda ihcchiciciicichichi
Ci confrontiamo sul briefing e procedure operative e quant'altro siamo pronti per questa discesa.

L' acqua in superficie ha perso un paio di gradi segna 10° ...e dopo aver posizionato il pallone scendiamo

Omar guida la discesa è un missile come al solito........ e in 3 minuti siamo a 47,90 sul fangone nel buio assoluto.... cerco di rimetterci in parete come si vede dal grafico recupero qualche metro pinneggiando energicamente forse troppo...ho ventilato parecchio in quel fragnete. Vedo con la coda dell'occhio il solito cartellino con scritto "rientro" e il ramoscello a cui e legato.....ma ho voglia di parete......

Una volta ritrovata la parete mi tranquillizzo e ci godiamo il profondo  fino al 15° tra i 48 e 50 metri... analizzando il grafico nel dettaglio questa volta l'abbiamo proprio tirata, stavo davvero bene laggiù la parete era splendida erano un pò di mesi che non me la godevo cosi Limonta.. molti persici tra le spacche, spettacolare guardare vs alto e vedere l' immensa lastra di roccia calcarea che ti sovrasta.

I consumi questa volta non sono stati eccezionali. Stacchiamo al 22 minuto la deco sarà più corta di 3 minuti ,
A -21 iniziano le procedure di decompressione  e via deco ogni tre metri come da piano!
Finiamo la deco sotto il pontile. al 49 siamo fuori freschi e soddisfatti e ci scambiamo le nostre impressioni  in questo caso a freddo ^_^




sabato 8 ottobre 2011

Haven la prima volta sulla coperta -55metri Ottobre 2011


All'ok di Pippo scarichiamo il gav e scendiamo lungo la cima nel blu. In due minuti siamo sul castello a -32.Ad aspettarci un numeroso branco di dentici di grosse dimensioni e una discreta visibilità ci fanno ben sperare .
ok com Omar e con Pippo pronti.......si parte...... via....... scavalchiamo il ponte e scendiamo sulla murata di prua per poi girare sotto le alette(collassate durante incendio),ci passiamo sotto raggiungendo il ponte barche a -51.

Emozione e forte ,sono tranquillo, eccitato e attento e con lo voglia di godermi il momento .
Anthias rosa e saraghi sono ovunque, acqua e calda e la visibilità di 20 metri.
A pochi passi da noi la coperta della nave a -54.Sul ponte barche osserviamo la gru che serviva per mettere in acqua le scialuppe di salvataggio. Siamo a pochi passi dai grossi sfiatatoi dei motori che emergono imponenti dalla coperta ( chiamati anche i funghi) .
Sulla coperta grossi boccaporti ci invitano a penetrarli .Un grosso scorfano rosso stazione sul fondo, lo illuminiamo a dovere con le ns torce. Cambiare punto di osservazione sulla Haven era uno dei miei piccoli obiettivi subbi e ammirare il castello di poppa dal basso vs alto non ha prezzo. Alzo gli occhi vs alto per godermi questa nuovo punto d'osservazione. La grossa ciminiera mi sovrasta ,cosi come la struttura del castello.
Saliamo lungo il ponte direttore per poi raggiungere quello di comando.
Entriamo da una porta e iniziamo a fare un giro all'interno , dove notiamo la tromba dell'ascensore e alcuni locali vuoti. Omar scova un gronco, io non riesco a vederlo.
Usciamo e rientriamo ancora nel secondo ponte e -38 poi riusciamo senza strappi a mute e altre rotture........ Ci dirigiamo vs la ciminiera questa volta  nessuna cernia ad attenderci.
Sono trascorsi più 20 minuti la deco accumulata e di 23 minuti .La ns guida Pippo non ha la decompressiva quindi non vuole tirarla troppo. Iniziamo la risalita e le procedure di decompressione.
A- 21 Passiamo a respirare EAN 50, e via a 3 metri al minuto raggiungiamo la stazione deco dove completiamo la ns deco.
Anche questa è andata, usciamo felici e soddisfatti nella ns avventura. Ci scambiamo le solite impressioni a caldo e via vs il porto dove ad aspettarci c'è il solito banchetto con focaccia e aranciata.
Come ogni volta la signora mi regala fortissime emozioni e un gran voglia di tornare ad esplorarla..........

sabato 17 settembre 2011

Tek dive Portofino: LA TORRETTA settembre 2011

 
Scesi lungo la boa ci siamo diretti vs i massi esterni a -50 ricoperte da grosse gorgonie rosse e rami di corallo.
Numerose anthias e tre belle  aragoste di cui una fuori tana,facevano capolineo tra le gorgonie
Abbiamo percorso i massi esterni per 15' a 50 metri per poi risalire e continuare immersione lungo una parete a -35.
In risalita effettuato il cambio gas numerose cernie brune nuotavano tra i massi ,alcune molto grosse che si inseguivano.
Branchi di salpe,e  alla tappe dei-3 un fitto branco di piccoli barraduda
Assetto con il bibo da migliorare ,rivedere imbrago decompressiva.
Secondo stadio saporaccio



sabato 10 settembre 2011

Tek dive Portofino: ALTARE settembre 2011


Arrivati al diving di buon mattino troviamo parcheggio lungo la salita.
Prendiamo possesso dei bibo li analizziamo c’è ancora del nitrox 27 o 22 decidiamo di utilizzare il biboz di omar 10+10
Dopo aver imbarcato le nostre attrezzature ci dirigiamo vs il parco.
Puntiamo al Faro ma ci sono già delle barche ormeggiate
Puntiamo all’altare
L'altare è ’ un’immersione unica per la presenza di due pareti verticali e convergenti tra loro che da 18-20 metri si tuffano a oltre 45 mt. di profondità: una sorta di anfiteatro che, soprattutto con acqua limpida, rappresenta uno spettacolo indimenticabile..
Entriamo in acqua raggiungiamo la boa e dopo i controlli di superficie scarichiamo i gav e giù
Raggiungiamo il fondo e ci portiamo a 35 dove navighiamo larghi vs la parete dopo 4mintui siamo a 45 metri incrociamo le prime gorgonie ricoperte di mucillagine
Proseguiamo alla nostra quota cercando dei rami puliti scivoliamo a 48 metri ci godiamo il silenzio e la pace interiore che a quelle quote il mare ti da. Grosse murene nuvole di anthias, e 2 bei dentici pattugliano le acqua profonde.Il tempo vola ci portiamo a  35 qui le gorgonie sono più pulite  in alcune spacche i colori del corallo abbinati alla claratina spugna gialla sono superlativi.
Incrociamo 2 nubibranchi omar li fotografa al 24' iniziamo la risalita .I minuti di deco sono circa 30. iniziamo le procedure di decompressione .Omar ha un problema con la deco perde gas dal manometro.Gestisce il problema aprendo e chiudendo.
Durante la deco incrociamo branchi di corvine con la loro livrea gialla branchi di saraghi e bei cernioni di cui uno a candela.
cefali a belo d'acqua completiamo la deco e al  55' siamo fuori.ci aspetta un bel debriefing




mercoledì 20 luglio 2011

Tek dive Portofino: Faro Luglio 2011


il Faro di Portofino è uno dei luoghi più misteriosi e affascinanti del mare nostrum, occorrono decine di immersioni per esplorare completamente questo ambiente ricco di grotte e anfratti.

Immersione spettacolare, appena scesi lungo la cima , una grossa cernia ci ha dato il benvenuto Scendendo lungo la franata, grossi scogli isolati con enormi gorgonie e fittissimi branchi di corallo in fiore.

2 grossi scorfani sul fondo, un nubibranco lo scenario è fantastico, il tempo vola.

Dopo aver sistemato la decompressiva che mi si era sganciata, incominciamo la risalita, un grosso polpo fuori tana bianco.

Le cernie sono da per tutto ..A -12 metri lo spettacolo era supremo. Sembrava di essere in un documentario.

Nel blu: cernioni giganti, dentici isolati, barracuda, corvine, branchi di saraghi.





domenica 26 giugno 2011

Tek dive Portofino: Isuela e Altare Giugno 2011


Ciao Lo

Ieri i tuoi allievi, assatanati di azoto, hanno fatto le loro prime due uscite dopo il corso tek
Immersioni sono state precedute da un dettagliato scambio di e-mail tra me e Omar, dove abbiamo pianificato i 2 tuffi, con prudenza e attenzione
Calcolando le giuste riserve, rock bottom e anche riserva aria a sufficienza per completare immersione con il gas di fondo.
Generata la tabella con vplanner con diversi scenari compreso quello tutto ad aria ci siamo diretti vs portofino beach.
Durante il viaggio abbiamo ripassato le procedure operative e condivise anche con il mio abituale compagno di immersione.:discesa .risalita .segnali,emergenze
Arrivati al diving, abbiamo preso possesso nelle nostre attrezzature .
Antonio si e' preso un bibo12+12. Omar ha il suo. Io con un 18 litri pompata a 220. i bibo erano tutti 12+12 e io non li monto,.

 
Primo tuffo Isuela come da programma. Una fastidiosa corrente di superficie non ha reso facilissimo almeno per me, attaccare la deco da 9 litri di ean40.
Dopo i controlli di superficie scendiamo. Sul cappello lo spettacolo è dei migliori, grossi dentici, cernie cicciotte ci davano il benvenuto.
Omar trova una bella torcia, rallentiamo un pò la discesa ma eccoci a -45 .dove rimaniamo fino al 15 minuto tra le grosse e gorgonie (no mucillagine) avvolte da centinaia di anthias. Come da programma ci alziamo e ci facciamo altri 5 minuti a -35
Al 20' stacchiamo un minuto prima e ci portiamo alla quota di cambio gas e iniziamo le procedure decompressive a -30 metri 4 minuti di stop, durante i quali un paio di grossi scorfani rossi ci hanno fatto compagnia .
La frusta intorno al collo della deco e corta molto corta.... e ci stressa un pò a tutti.
Mentre x me il corrugato è un pò lungo e mi da impiccio con la deco ,pero va bene .
Risaliamo come da tabella 3 metri ogni minuto
Non e facilissimo perchè siamo al mare e perché sono tante le tappe, ma penso che c'e la siamo cavata .
Sul cappello siamo di passaggio ci piacerebbe fermarci,ma il run time e da rispettare Branchi di dentici,salpe, e bei cernioni li salutiamo e via in catena a completare le decompressione .
I computer sono più o meno allineati a vlpanner, pochi minuti di differenza.
Omar si diverte a fare foto e la decompressione passa tra pose plastiche e pose in trim
Facciamo gli ultimi 3 metri un metro al minuto nel frattempo la corrente e diminuita saliamo su gommone e via a terra.


Una focaccia ,un tuffo a mare ,qualche gnocca in costume e dopo 3 ore siamo ormeggiati sulla boa dell'ALTARE.
Abbiamo pianificato sempre v planner 20di fondo
15' a 40 e 5' a35
Immersione spettacolare abbiamo trovato un condominio di piccole aragoste almeno 7/8 esemplari in pochi metri
Corallo in fiore ,.immancabili cernie, salpe cefali.,anche qui durante il cambio gas una musdella.
Insomma molto soddisfatto di come sono andate le prime due immersioni in autonomia dopo il corso.
Ci siamo divertiti mettendo in pratica quanto imparato poche settimane fa.
Adesso c'e tanta roba in testa a partire dalle attrezzature e soprattutto tanta voglia di fare tuffi..




martedì 31 maggio 2011

Corso Sommozzatore Tecnico 50 metri TSA

Sabato ho concluso con esito positivo un corso tra i più entusiasmanti e più importanti della mia carriera da subacqueo .Il  corso Tec deco diver 50 didattica TSA

Sono molto entusiasta  e provo a raccontarvi qualcosa, spero di non annoiarvi
Nell’ultimi tempi la voglia in me di fare qualcosa di più impegnato sott’acqua prende piede. Le discese sull’ Haven ,la crociera in Sudan con sprofondate da  capogiro, anche il lago è diventato meno freddo e meno buio e questo inverno con il mio compagno di sempre, Antonio già tekdiver, abbiamo fatto diversi tuffi impegnativi con lunghe decompressioni
Partendo da questo, mi sono chiesto se era il caso di fare un corso tecnico, che mi desse consapevolezza, addestramento e conoscenza, per fare queste tipologie di immersioni aumentandone la sicurezza.
Non ho fatto un corso Tek per avere abilitazione a x metri, ma per avere insegnamento ! Questo e il senso di un corso del genere.

Non mi sono affidato al primo istruttore che ho incontrato, ho parlato ,valutato, analizzato diversi percorsi didattici ,cercando di capire che cosa offrisse il mercato delle immersioni avanzate, escludendo le didattiche ricreative e soffermandomi per scelta su didattiche tecniche pure: TSA,PTA ,TDI
Inizialmente pensavo di fare il corso al mare. Ho contattato: Techdive Arenzano ,Nereo sub, Centro sub Tigulio di Lorenzo del veneziano, ma poi i costi di trasferta e altro hanno fatto sfumare questa soluzione
Ho incontrato faccia faccia 3 istruttori su Milano. Ognuno di loro mi ha illustrato come avrebbe fatto il corso :Numero lezioni di teoria, Numero sessioni pratiche, attrezzatura mancante ,costi,trasferte
E dopo aver valutato con attenzione quale percorso formativo  rispecchiasse, le mie aspettative ho deciso di frequentare il corso  presso BOLLATE SUB

Bollate sub è un club operativo dal 1975 formato da diversi di istruttori ricreativi e da un Team di tek diver.
Lorenzo Bragagnolo  istruttore TSA Trimix 70 e’ il nome del mio mentore .Pratica immersioni tecniche da 10 anni persona splendida, gentile e pacata, disponibile, precisa e attenta , e ci ha guidato con pazienza e attenzione in questa avventura.
Lorenzo e’ un subacqueo molto esperto e ha collaborato con TSA nella stesura del manuale trimix 70
Il presidente del club Claudio Ziraldo Trainer TSA Trimix 95 .Fotosub di livello internazionale, collabora con la rivista il SUB, profondo conoscitore del mar rosso dove negli anni 80 ha scoperto alcuni reef a saint john da qui il nome di shab claudio.Se avete alcuni libri Mondadori sul mar rosso ci sono le sue foto. (; Guida ai relitti del Mar Rosso; Maldive, paradiso sommerso; Mar Rosso, guida alle immersioni .ecc.ecc.)
Gente preparata con i “capelli bianchi” e con un esperienza fuori dal comune.

La didattica è :Trimix scuba Association
Il corso si è svolto nelle limpide acque del lago di lecco “Moregallo”

·         10 Lezioni di teorie  a Bollate  almeno 30ore

·         7 immersioni

·         Allievi 2

Iscriversi ad un corso del genere sicuramente vuol dire rimettersi in gioco, far emergere le proprie lacune, accettare critiche e soprattutto volersi migliorare , e un po’  come ripartire da capo.
L’addestramento è stato duro da non sottovalutare e l’ impegno richiesto è stato notevole .(tutti i sabati in acqua x 2mesi)
Attrezzatura utilizzata bibo 10+10 con manifold
bombola deco da 10 litri Nitrox, o bombola deco da 7 litri caricate ad ossigeno puro.
 
Le prime 4 immersioni sono state di esercitazioni  entro i 30 metri:

·         Nuotare in superficie per 100 metri in configurazione tecnica in 7 minuti

·         Nuotare sul fondo senza utilizzare il gav in configurazione tecnica

·         Chiusura in autonomia dei rubinetti del bibo in assetto senza perdere quota

·         Donare frusta lunga al compagno e simulare tappe deco senza maschera

·         Simulare 4 tappe deco in condivisione aria senza perdere quota

·         Esercizio rescue recuperare da 30 metri e portare in superficie, un subacqueo svenuto in configurazione tecnica(ti fa capire molte cose…..)

·         Lancio del pallone da 30 metri e risalita nel blu o meglio nel nero..

·         Postura. assetto ,pinneggiate

·         Procedura cambio gas.

·         Scambio bombole decompressive in acqua

·         Rispetto del run time

Insomma tantissimi skill da eseguire in un certo modo e vi garantisco che non e’ cosi semplice mettersi un bibo e decompressiva e fare tutto questo
Ovviamente  nel corso delle sessioni e ripetendo questi esercizi ci sono stati dei miglioramenti e certe cose sono diventate automatismi,.
Una volta superate questa prima fase ci siamo dedicati alle immersioni con decompressioni vere
Abbiamo svolto 3 immersioni in parete a Moregallo 40metri-45metri -50metri, con tempi di fondo 15 minuti, rispettando il run time con  tabelle TSA al polso e deco in ossigeno puro a 5 metri,
Fantastica anche la teoria dove Lorenzo in 10 sere ci  ha spiegato in maniera esemplare:
Attrezzature,Narcosi,Finestra ossigeno,procedure accelerate x decompressione ,deco menmonica, stress,pianificazione,rock bottom e scorta gas,sofwtare decompressivi.

Insomma un bel corso unico, senza troppi step e a mio parere ben strutturato e completo che ha soddisfatto le mie aspettative.
Finisco dicendo che nonostante il traguardo raggiunto con impegno e dedizione, per me e’ questo è un punto di partenza.
Non perché voglia fare altri corsi ma perché sono convinto che soltanto rapportandosi con umiltà e serietà vs queste nuove immersioni si possono raggiungere dei buoni risultati,
Mi hanno insegnato a “guidare questa nuova macchina” ora tocca a me fare la cosa più importante ,mettere in pratica quanto appreso e fare esperienza,esperienza,esperienza esperienza… con queste procedure,cercando di  spostare la mia fascia di confort verso………..


E ricordatevi non e il brevetto che fa il subacqueo……………ma esperienza maturata sul campo……….