giovedì 22 dicembre 2022

Corso Rebreather Megalodon Mixed Gas 60mt

Il percorso di crescita con utilizzo del Rebreather continua. Dopo 7 mesi  di immersioni lago e mare, con ben 2 tuffi a settimana , abbiamo maturato le ore per accedere al secondo corso che prevende utilizzo di miscele trimix nel diluente  con il raggiungimento della massima profondità di 60mt.


Per questo corso si cambia istruttore. Maurizio Ghiotti. Maurizio lo conoscevo già di vista, ci siamo incrociati in qualche uscita dal Centro sub Tigulio e dopo un primo contatto ci accordiamo per un tuffo in amicizia  sul lago Maggiore, località Castelveccana , luogo che poi diventerà la nostra base operativa per il corso.



Maurizio utilizza e fa formazione  Rebreather dal 2007. Sono moltissimi anni che è un sul campo è ha maturato una buona esperienza sull'utilizzo di piu macchine passando tra: Ispiration, Megalodon, JJ

Il percorso proposto mi sembra ben strutturato , sono previsti 5 giorni di lavoro , 8 tuffi, una lezione su quello che è la manutenzione macchina , un  ripasso sul suo funzionamento, tutto molto stimolante.

Si parte a metà novembre, con ritrovo di buon mattino  a Borgomanero presso Pellicano Sport.

Oggi niente acqua , ma una bella lezione a secco sulla manutenzione macchina.

Maurizio conosce il Megalodon in maniera estremamente  dettagliate andiamo a smontarlo pezzo, pezzo, pulito, lubrificato, un lavoro egregio . Questa parte mi è stata davvero utile, conoscere ogni singolo pezzo della macchina che porti sulle spalle è fondamentale. Ci lasciamo poco prima delle 19 e ci diamo appuntamento all'indomani sul lago d'Orta per fare le prime due immersioni.




Ritrovo alle 9 presso, dopo un caffettino al bar raggiungiamo la spiaggia dalle fionda che rimane esposta al sole che visto la  fredda mattinata di fine novembre non guasta.

Spiaggia con logistica comoda, con panchina e facile accesso al lago. Le due immersioni verranno svolte in basso fondale, dove la gestione del reb  e delle immissioni di gas del solenoide sono più complesse. Ripassiamo tutti gli skill base : passaggio al circuito aperto, lavaggi per high ppo2, scenario boom, mantenimento della pp02 con hud, allagamento macchina.  Attacca e stacca i by pass ossigeno e diluente, gestione oxy nel circuito con apertura e chiusura manetta. Per ognuno di questo esercizio oltre ad essere un ripasso mi porto a casa anche ulteriori dettagli e approfondimenti  rispetto al corso helitrox. 

Dopo le prime sul lago d'Orta ci trasferiamo sul lago Maggiore più precisamente a Castelveccana.







La prima immersione che faremo qui prevede i seguenti skills: 3 passaggi al circuito aperto a diverse profondità 5mt, 21mt e anche alla massima quota dei 60mt , dove trascorreremo 25 minuti per poi lanciare il pallone e risalire. Sessione interessante, esercizi svolti discretamente , le fruste sui bailout devono essere pronte e posizionata bene .Interessante poter svolgere gli esercizi alla massima quota operativa. 

Ci diamo appuntamento per la settima successiva, oggi abbiamo in programma due tuffi, con un intervallo di 1,5h .20@60 il primo e 20@50 il secondo

Entrami i tuffi gestiremo la macchina in manuale ,dosando bene ossigeno sia in discesa che in risalita, in entrambi i tuffi abbiamo fatto i soliti passaggi in aperti a 6, 21 e 60mt, per un totale di 8 passaggi in aperto in 2 tuffi. In una immersione abbiamo usato anche lo scooter che crea complessità nel gestire esercizi , qualche scenario boom a sorpresa e in ultimo abbiamo provato utilizzo della macchina in SCR per 15'.Questo è uno scenario dove sei al buio. Immaginiamo di aver perso la lettura dei sensori si possono fare svuotamenti e ricariche del loop  dopo cinque respiri e dopo aver svuotato i contro polmoni .Procedura discutibile perchè effettivamente non hai la certezza di quello che stai respirando, preferibile passare al circuito aperto di emergenza.

Il corso prosegue con continuità e a distanza di un settimana ci troviamo sempre a Castelveccana. Ad accoglierci una pioggia copiosa, pensiamo di essere gli unici invece ecco apparire altri 3 matti, pronti a sfidare le intemperie. Anche oggi abbiamo in programma 2 tuffi con un intervallo di 1,5h .20@60 il primo e 20@50 il secondo due tuffi. Nel primo tuffo oltre i soliti passaggi in aperti a 6, 21 e 60mt abbiamo una configurazione pesante: tre stage e scooter. Alla massima quota abbiamo simulato la perdita dell'oxy , abbiamo istallato oxy off board dalla 7litri e gestito tutta la risalita immettendo ossigeno manualmente. Secondo tuffo i soliti passaggi in aperti a 6, 21 e 60m gestione macchina manuale, lancio del pallone da 20mt, risalita in libera con punto bussola per ritrovare la riva. Archiviamo anche questa sessione  e  come in tutte le sessioni continuiamo il ns debriefing dal Kebabbaro davanti ad una bella pizzetta. Durante la settimana mi annoto delle domande da sottoporre a Maurizio che puntualmente mi risponde in maniera dettagliata. Ci diamo appuntamento a sabato prossimo per la chiusura del corso.

Ultima immersione del corso prevede uscita di emergenza sul circuito di baoilout  alla massima quota di 60mt ,passando alla miscela di fondo 20/30 impostare le elettroniche primaria e secondaria ,aprire la valvola di scarico e gestire la risalita, arrivare a 20mt e fare cambio ean50.Esercizio è stato svolto bene, diciamo che la confidence con il circuito aperto è ancora buona. La velocità di risalita è stata gestita bene svuotando i  sacchi e in alcuni casi aiutandosi con svuotamento dsv. Considerazione uscita in circuito aperto  è una situazione davvero complessa  finchè sei al lago la gestisci risalendo lungo la parete,  ma se fossi al mare devi abbinarci anche una risalita in libera che aggiunge criticità a una situazione già complessa.